Crotone - Lavori via Venezia: cantiere bloccato dalla Sovrintendenza, c’è l’ordine di ripristino delle antiche basole

Crotone – Una lunga conferenza stampa quella che venerdì scorso, 22 dicembre, la sovrintendente Stefania Argenti ha tenuto nella sede dell’ex Lazzaretto.«Mi è stato affidato un territorio – esordisce...

A cura di Redazione
28 dicembre 2023 15:00
Crotone - Lavori via Venezia: cantiere bloccato dalla Sovrintendenza, c’è l’ordine di ripristino delle antiche basole -
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Crotone – Una lunga conferenza stampa quella che venerdì scorso, 22 dicembre, la sovrintendente Stefania Argenti ha tenuto nella sede dell’ex Lazzaretto.
«Mi è stato affidato un territorio – esordisce l’architetto Argenti – non due province».

La Sovrintendente inizia il suo intervento cercando di dirimere l’annosa quanto superflua polemica tra Crotone e Catanzaro. «Bisogna superare i campanilismi – continua la Argenti – perchè la Cultura unisce, non divide». L’architetto snocciola tutte le difficoltà avute in questi primi due anni a governare un ente che ha giurisdizione su due provincie, 107 comuni e tre diocesi (Crotone, Lamezia e Catanzaro). «La sede istituzionale – dichiara la Argenti – della Sovrintendenza è qui a Crotone e sarà Palazzo Morelli, appena terminerà il contenzioso con il privato. Il ministero ha fatto uno sforzo economico per l’acquisto di Palazzo Morelli che non conterrà soltanto gli uffici ma sarà uno spazio culturale aperto alla città».

Con la sovrintendente si è poi affrontata l’attualità e soprattutto si è parlato degli ultimi due interventi dell’ufficio che ha bloccato i lavori al teatro e sul corso.
Per quanto riguarda il corso di Crotone e la fontana realizzata su via Venezia dove sono state tolte le antiche basole.
«Il centrostorico non si limita a ciò che è circoscritto dalla fortificazione ma comprende anche via Veneto, che è una sua naturale protuberanza e ha una sua valenza identitaria. Avendo più di settant’anni il corso entra nella tutela e quindi sottposta all’attività autorizzativa della Sovrintendenza. Nel momento in cui ho visto il cantiere e ho fatto la mia visita ispettiva mi sono resa conto che c’è stata una reinterpretazione, anche dal punto di vista urbanistico, di un segmento importante che ha una sua identità nella sua semplicità. E’ un asse viario, anche se pedonale. Ho fatto ciò che la legge mi impone di fare: fermare i lavori e dare ordine della rimessa in ripristino. Io non conosco il progetto, ho verificato che c’era stata una sostituzione di una pavimentazione storica. Non c’è dubbio che via Veneto sia stata realizzata nei primi del novecento. Non c’è dubbio che negli anni sono stati fatti degli interventi di restauro di cui eravamo ben consapevoli. E’ stata fatta un’accurata valutazione dal punto di vista della valenza identitaria». La cosa strana è che la Sovrintendenza non conosceva il progetto, cosa ribadita più volte dalla Argenti: «Per legge il progetto doveva essere autorizzato dalla Sovrintendenza. Forse qualcuno ha sbagliato valutazione, non spetta a me giudicarlo».

Gianfranco Turino

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