Crotone - L'esperienza del liceo musicale, il dirigente Santoro: «La musica è una forma d’arte legata al concetto di bellezza»

Crotone – Nell’anno scolastico 2011/2012 è stato istituito a Crotone, presso l’istituto Gravina, il Liceo Musicale intitolato al crotonese Vincenzo Scaramuzza, pianista e compositore apprezzato in tut...

A cura di Redazione
01 maggio 2024 16:00
Crotone - L'esperienza del liceo musicale, il dirigente Santoro: «La musica è una forma d’arte legata al concetto di bellezza» -
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Crotone – Nell’anno scolastico 2011/2012 è stato istituito a Crotone, presso l’istituto Gravina, il Liceo Musicale intitolato al crotonese Vincenzo Scaramuzza, pianista e compositore apprezzato in tutto il mondo. Una «opportunità» come l’ha definita l’attuale dirigente scolastico Antonio Santoro che oltretutto è un docente di Musica. «Il liceo musicale – spiega Santoro – da quando è nato dà la possibilità ai ragazzi di scegliere, una volta conseguita la Maturità, di proseguire il percorso accademico in ambito musicale oppure scegliere altre facoltà universitarie.
Insomma è specialistico ma non vincolante. Questa è la sua forza: consente ai ragazzi di posticipare la scelta che diventa così consapevole».

Al liceo però ci arrivano già con la passione per la musica nata da un talento innato o magari acquisita anche durante il percorso nella scuola secondaria di primo grado dove si dà la possibilità di imparare uno strumento musicale. «La maggior parte dei nostri studenti – aggiunge il dirigente – ha già frequentato l’indirizzo musicale alle scuole medie, quindi ha una naturale vocazione, ma ci sono anche “figli d’arte”, autodidatti che amano mettersi in discussione o giovani che hanno avuto esperienze bandistiche, realtà molto sentite soprattutto nei comuni della provincia». L’esperienza formativa musicale nella scuola dell’obbligo si rivela dunque importante per sostenere il percorso di studi di quei ragazzi che intendono proseguire e approfondire lo studio della musica e dello strumento ma è altrettanto importante nella crescita culturale e umana: «Secondo alcuni studi – evidenzia Santoro – la musica attiva alcune parti del cervello che altrimenti risulterebbero inutilizzate. è una forma d’arte legata al concetto di bellezza e qualcuno diceva: “la bellezza salverà il mondo”. Si sviluppa insomma una particolare sensibilità in tutti coloro che si approcciano a questo studio. Possiamo dire che è sicuramente una marcia in più. Sarebbe bello quindi, in qualunque ordine di scuola, ripristinare anche l’educazione musicale, che è la conoscenza di un patrimonio che ci appartiene. L’Italia è il Paese del bel canto e non dobbiamo dimenticarlo. E poi ci tengo a sottolineare che non per forza il liceo musicale deve formare solo musicisti, ma anche persone capaci di ascoltare buona musica. Oltretutto questo percorso mira anche a sensibilizzare l’utenza alla cultura».
V. R.

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