Crotone - «L'estate non è uguale per tutti. Mancano i servizi per i ragazzi con abilità diverse»
Crotone – «Mancano ormai poche settimane al termine dell’ anno scolastico e come ogni anno i ragazzi attendono l’ inizio della bella stagione per godere di piacevoli e meritate giornate di mare e...

Crotone – «Mancano ormai poche settimane al termine dell’ anno scolastico e come ogni anno i ragazzi attendono l’ inizio della bella stagione per godere di piacevoli e meritate giornate di mare e dell’ ottimo clima che offre la nostra stupenda città, ma siamo sicuri che il diritto di divertirsi e di vivere l’ estate appartiene a tutti i ragazzi ?». Inizia così una lettera scritta da un Genitore e attivista Per l’ inclusione sociale.
«La domanda – continua – sorge spontanea quando sei genitore di un bambino autistico. L’ inizio della bella stagione segna anche l’ assoluta mancanza di quelle che sono le poche certezze e figure assistenziali garantite durante i mesi scolastici che ti permettono da genitore e caregiver di respirare durante la giornata. Si va invece incontro a mesi estivi di totale assenza di servizi. Per assenza intendiamo la mancanza di centri ludici ricreativi , spazi adatti e progetti idonei a favorire l’ inclusione e il divertimento di chi ha abilità diverse da quelle a cui siamo di solito abituati. Eppure mi viene da pensare a quante volte le istituzioni si sono prodigate con convegni e giornate a tema. L’ ultima quella svolta meno di un mese fa nella ricorrenza del 2 aprile nella “giornata Internazionale sulla consapevolezza dell’ autismo” in tanti si sono riempiti la bocca di una parola immensa e importante “inclusione” accendendo persino tante luci blu in segno di solidarietà alla tematica, ma una volta spenti i fari delle ricorrenze e dimenticate le belle frasi e discorsi di circostanza cosa rimane ? Se siamo qui alle porte dell’ estate a denunciare la totale assenza di centri estivi, ma soprattutto idonei ad accogliere le disabilità quelle gravi dove bisogna avere un attenzione in più e nel quale nessun centro neanche privato vuole e sa accogliere .
A tutti piacerebbe lavorare su bambini altamente ricettivi ma come si fa quando hai difronte una grande sfida come un bambino non autonomo e con gravi difficoltà di comunicazione? Qui bisogna mettere da parte tutti i bei discorsi fatti in passato ed attivarsi per far sì che la nostra città ultima in classifica per qualità della vita diventi la prima per esempio di umanità e di valori sociali mi appello da genitore e professionista che vive la disabilità h24 di attivarsi al più presto non solo con sporadiche iniziative ed effimere giornate fine a se stesse ma accettare il guanto di sfida posto da questi ragazzi ed attivare dei veri e propri campi estivi con progetti a lungo termine per favorire e garantire soprattutto una continuità di apprendimento di questa categoria di giovani e dare veramente un senso pratico non solo figurativo di questa e grande parola come l’ inclusione . Da genitore ci metto tutto l’ impegno possibile ora tocca a voi istituzioni . Vinciamo la sfida insieme».