Crotone | Lo Scida che verrà - Il presidente Vrenna: «Vorrei una piccola bomboniera»
Crotone – Concludiamo il nostro viaggio tra i meandri della vicenda Ezio Scida. Dopo aver ascoltato le idee della Sovrintendente Stefania Argenti (leggi l’articolo) e i programmi del sindaco Voce (qui...

Crotone – Concludiamo il nostro viaggio tra i meandri della vicenda Ezio Scida. Dopo aver ascoltato le idee della Sovrintendente Stefania Argenti (leggi l’articolo) e i programmi del sindaco Voce (qui l’intervista), abbiamo deciso di sentire chi vive lo Scida da protagonista, ma soprattutto che lo ha reso grande in questi tulimi anni: l’Fc Crotone e il suo presidente Gianni Vrenna.
Leggi anche:
Crotone – Dalla Tribuna della discordia al sogno dello stadio museo
Con il presidente Vrenna facciamo il punto della situazione cominciando dal rapporto che si è creato con Comune e Sovrintendenza.
«Se non c’è collaborazione non si va da nessuna parte. Ognuno deve dare il proprio contributo, per le proprie competenze, senza creare disagi a nessuno. Posso tranquillamente ammettere di aver riscontrato una decisa volontà di tutela nei confonti del Crotone calcio e dello sport in città, sia da parte dell’amministrazione comunale che da parte della Sovrintendenza. Ho potuto verificare personalmente che tutte le parti coinvolte sono disponibili al dialogo e hanno proprio come obiettivo quello di non creare disagi alla stagione calcistica. Sono certo che quando arriveranno gli impegni ufficiali non avremo alcun tipo di problema».
Quali sono i prossimi passi?
«La tempistica degli interventi deve essere ancora stabilita e sarà oggetto di un’apposita riunione nei prossimi giorni con Comune e Sovrintendenza: bisognerà mettere nero su bianco il cronoprogramma degli interventi e quindi seguire una linea comune per arrivare, insieme, all’obiettivo. Ci sono diverse soluzioni che si potrebbero adottare, come quella di procedere per step, anche se ancora è presto per poter delineare un piano definitivo. Insieme dovremo trovare la giusta soluzione che faccia coesistete questo importante programma di scoperta e valorizzazione del nostro patrimonio culturale e, allo stesso tempo, tuteli gli interessi degli sportivi crotonesi. In questo senso i segnali che arrivano sono incoraggianti e sono convinto che alla fine, facendoci guidare tutti dal senso di responsabilità, arriveremo ad una soluzione in grado di valorizzare Crotone in ogni suo aspetto: storico, culturale, ma anche sportivo».
Che effetto avrà non vedere più quella tribuna che la società ha comprato e montato e che ora sempre la società dovrà smontare?
«Devo ammettere che un po’ di amarezza, solo a pensarci, la proverò sicuramente. In fondo abbiamo fatto un investimento importante per fare tre anni di Serie A, con in mezzo anche due di Serie B. Sarà naturale provare un po’ di rammarico nel non vedere più una struttura che hai utilizzato a questi livelli, anche perché parliamo di grandi successi sportivi che sono stati conseguiti nel recente passato e che hanno dato lustro a tutto la città di Crotone, ma non solo. Non dimentichiamo che siamo stati l’ultima città calabrese a rappresentare la nostra regione nel massimo campionato italiano. La speranza è che da qui a breve si possa avere uno stadio con tutte le caratteristiche di agibilità senza più essere costretti ad intervenire in emergenza. Questo ci consentirebbe di programmare le nostre attività con maggiore tranquillità».
Che Scida sarà?
«Questa è una domanda alla quale non posso rispondere personalmente, ma che deve essere fatta a chi è proprietario dell’impianto. Di certo, essendo la società che ha gestito per tutti questi anni l’Ezio Scida, siamo disponibili a confronti e a proporre soluzioni nell’interesse di tutti».
Ma il presidente Vrenna che Scida vorrebbe?
«Se proprio si deve sognare allora vorrei una piccola bomboniera, non siamo di grandi pretese. Una struttura accogliente e in grado di regalare spettacolo agli sportivi crotonesi e ai nostri ospiti».