Crotone - Maysoon Majidi resta in carcere: ''Una tortura per questa ragazza"
Nonostante la seconda udienza in cui la difesa ha chiesto che le vengano concessi i domiciliari con il braccialetto elettronico, Maysoon Majidi resta in carcere. Lo ha deciso il Tribunale di Crotone q...

Nonostante la seconda udienza in cui la difesa ha chiesto che le vengano concessi i domiciliari con il braccialetto elettronico, Maysoon Majidi resta in carcere. Lo ha deciso il Tribunale di Crotone questa sera, dopo una lunga udienza: il reato contestato è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sbarcata sulla spiaggia di località Gabella con a bordo 77 persone. E’ stata accusata da due compagni di traversata, mentre Maysoon si è sempre dichiarata innocente iniziando uno sciopero della fame.
Fuori il tribunale di Crotone vi sono stati molti attivisti per i diritti civili, tra cui Mimmo Lucano (LEGGI QUI LE SUE DICHIRAZIONI).
E’ stata fissata la prossima udienza al Tribunale di Crotone, il primo ottobre alle ore 12,30, mentre il 17 ottobre a Catanzaro si svolgerà l’Udienza presso il Tribunale del riesame di Catanzaro per chiedere i domiciliari.
“L’unica speranza che ci poteva essere è che il pubblico ministero non si opponesse, ma evidentemente ancora non è convinto dell’innocenza di Maysoon – ha dichiarato l’avvocato di Maysoon Majidi Giancarlo Liberati – ora i magistrati dovranno studiare le carte che hanno acquisito oggi, e altri acquisirle il primo ottobre. In realtà non hanno avuto ancora la possibilità di esprimere una decisione anche in merito alle esigenze cautelari”.
Le dichiarazioni accusatorie verso l’attivista curda, ha aggiunto l’avvocato, “sono contenute in due verbali di sommarie informazioni, redatti senza nessun testimone se non l’interprete che ha tradotto, ma non sappiamo se le parole dei due dichiaranti sono state fedelmente tradotte. Dunque abbiamo il diritto di contro esaminare gli accusatori, e nessuno può essere accusato e condannato per dichiarazioni rese da chi si è sottratto al contraddittorio. Speriamo che vengano a testimoniare ma ormai sono in Inghilterra “.
Ha concluso così: “Abbiamo quattro testimone, il fratello di Maysoon e tre passeggeri della barca che hanno viaggiato con lei. Avranno la possibilità di dire realmente come sono andate le cose. Perr questa ragazza è diventata una vera e propria tortura”.
Maysoon Majidi è una regista e attrice curda iraniana di 28 anni. Attiva nel proprio paese con un impegno sociale, politico e culturale a promozione dei diritti, per cui è stata licenziata dall’Università in cui lavorava, nel 2023 ha lasciato l’Iran, cercando di fuggire dal regime oppressivo che vige nel paese e sulla vita delle persone che lo abitano.
