Crotone non è periferia: l’appello di Fabio Tomaino (CONF.I.A.L.) per una nuova visione del lavoro e dello sviluppo

Dal Rendiconto Sociale INPS 2024 emerge un territorio in ripresa. “Crescita, sì, ma serve qualità, stabilità e dignità del lavoro"

A cura di Redazione
21 ottobre 2025 19:40
Crotone non è periferia: l’appello di Fabio Tomaino (CONF.I.A.L.) per una nuova visione del lavoro e dello sviluppo -
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CROTONE – «Crotone non è un territorio marginale. È un territorio strategico». Con queste parole il segretario provinciale della CONF.I.A.L. Crotone, Fabio Tomaino, ha aperto il suo intervento in occasione della presentazione del Rendiconto Sociale INPS 2024 (LEGGI QUI IL NOSTRO SERVIZIO). Un discorso che ha unito analisi e visione, con un messaggio chiaro: «È tempo che la politica e le istituzioni inizino a guardare Crotone per ciò che è: un punto di partenza, non un punto d’arrivo».

Tomaino ha commentato i dati diffusi dall’INPS, che mostrano una provincia in ripresa sul fronte occupazionale. «L’occupazione cresce, la disoccupazione cala, e il nostro territorio – pur tra mille difficoltà – sta reagendo», ha detto il segretario. In due anni il tasso di occupazione è passato dal 36,9% al 45,3%, mentre la disoccupazione è scesa all’11,2%. Numeri che, secondo Tomaino, raccontano «una provincia che non si rassegna, fatta di lavoratori che resistono, imprese che credono ancora nel territorio e una comunità che non ha mai smesso di sperare».

Ma, per il sindacalista, i numeri non bastano: «Il traguardo vero non è solo crescere, ma crescere nella qualità del lavoro, nella stabilità, nella dignità dei redditi. Troppo spesso il lavoro c’è, ma è precario, discontinuo e sottopagato». Da qui l’appello a «una nuova cultura della concertazione» e a un ruolo rinnovato del sindacato: «Non basta leggere i dati o denunciare le criticità. Serve dimostrare capacità, visione e avanzare proposte concrete. Un sindacato moderno non analizza soltanto: agisce, costruisce sviluppo condiviso».

Nell’intervento, Tomaino ha anche sottolineato la necessità di un impegno più incisivo da parte della politica e delle istituzioni nel canalizzare le risorse del Fondo Sociale Europeo e del PNRR verso la formazione delle nuove professioni: «Proprio in territori come il nostro, queste risorse possono trasformare le criticità in opportunità: nella sanità digitale e territoriale, nell’ambiente e nelle energie rinnovabili, nel turismo esperienziale e nella logistica integrata».

Un esempio concreto, ha ricordato, è il progetto di digitalizzazione delle cartelle sanitarie nato a Crotone, che ha permesso di «tutelare e convertire circa 700 posti di lavoro». Un modello di cooperazione tra istituzioni, sindacati e imprese, che per Tomaino rappresenta «la dimostrazione che anche da un rischio può nascere una grande opportunità di innovazione».

Il segretario CONF.I.A.L. ha poi elogiato l’efficienza della sede INPS di Crotone, «che ha raggiunto risultati di assoluto rilievo: oltre il 91% delle domande NASpI evase entro 15 giorni, tempi di risposta tra i migliori d’Italia e un alto livello di digitalizzazione e prossimità ai cittadini».

Un segnale, ha aggiunto, «che dimostra come anche nel Sud si possa garantire un servizio pubblico di qualità e innovazione sociale».

Infine, lo sguardo sul futuro: «Crotone non è periferia, ma una porta strategica della Calabria, con tre infrastruttureporto, aeroporto e ferrovia – che possono generare un sistema intermodale capace di unire logistica, turismo, agroalimentare e industria».
Per Tomaino, il vero cambiamento passa dal fare rete: «Solo con una visione collettiva e condivisa, che metta al centro la persona e la dignità del lavoro, possiamo costruire un’alternativa reale: non solo la scelta di sopravvivere o andare via, ma quella di restare e costruire qui, nella nostra terra, un futuro stabile, dignitoso e libero».

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