''Crotone non è solo quella che vediamo'': gli studenti del Ciliberto analizzano l'inquinamento dell'ex fabbriche

Crotone – Il libro realizzato dagli studenti dell’istituto Ciliberto rappresenta un esempio emblematico di cittadinanza attiva e impegno civico. Questo progetto è nato nel contesto della Rete di Scuol...

A cura di Redazione
28 agosto 2024 19:00
''Crotone non è solo quella che vediamo'': gli studenti del Ciliberto analizzano l'inquinamento dell'ex fabbriche -
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Crotone – Il libro realizzato dagli studenti dell’istituto Ciliberto rappresenta un esempio emblematico di cittadinanza attiva e impegno civico. Questo progetto è nato nel contesto della Rete di Scuole Barbiana, utilizzando il metodo educativo di Don Milani, che promuove la scrittura collettiva e la partecipazione comunitaria.

Sei anni fa, gli studenti hanno intrapreso un percorso formativo che li ha portati a esplorare il tema della bonifica dell‘ex area industriale Sin. Con il progetto Barbiana 2040, hanno dato vita a un’iniziativa che ha avuto inizio nel 2018, quando hanno partecipato al concorso “A scuola di open coesione” e si sono classificati primi.

La loro indagine si è concentrata sui gravi problemi ambientali causati dai veleni del Sin. Questo ha portato alla creazione di un libro che documenta la storia dell’industrializzazione di Crotone, dalla sua nascita fino alla dismissione delle attività industriali e alla mancata bonifica del territorio. Nel libro, infatti, gli studenti hanno posto gli interrogativi sulle tecniche adottate per la rimozione delle scorie e i ritardi nell’iter per il disinquinamento a fronte di un’incidenza elevata di patologie tumorali nella popolazione.

Il lavoro è stato presentato questa mattina presso l’Istituto Nautico Ciliberto di Crotone, alla presenza della docente Rossella Frandina, referente del progetto, del dirigente scolastico Girolamo Arcuri, del sindaco Vincenzo Voce, del Commissario alla Bonifica Sin Emilio Errigo, e di Tina De Raffaele della pagina facebook Crotone ci mette la faccia, che da tanti anni sensibilizza la comunità cittadina sulle morti per tumore.

Un percorso di ambiente e legalità nella scuola, che a giorni saluterà il preside Arcuri. Contestualmente, sempre questa mattina, è stato inaugurato all’esterno dell’istituto un murale della legalità, in memoria di Arturo Caputo, Gianluca Canonico e Dodò Gabriele, vittime innocenti di mafia.La tutela ambientale e la lotta alle mafie sono le due direttrici lungo cui abbiamo svolto questo percorso volto soprattutto di senso di responsabilità“, ha dichiarato la docente Rossella Frandina.

Abbiamo raccontato la storia industriale di questa città, anche le notti dei fumi dell’Enichem che hanno segnato questa città e di un intero popolo operaio che non faceva altro che sfamare la propria famiglia – gli fa eco lo studente Rosario Vasapollo una città abbandonata dai crotonesi stessi nel corso della storia”.

Bisogna conoscere fino in fondo la realtà che ci circonda e capire che rotone non è solo quello che vediamo,. ma che se scaviamo troviamo tenorm e rifiuti lasciati dalle fabbriche“, ha concluso lo studente Ugo Menzano.

Il lavoro degli studenti è completato dai contributi dei giornalisti Antonio Anastasi e Alfredo Di Giovampaolo, dell’archeologa Margherita Corrado, del sindaco Vincenzo Voce, della fondatrice dell’associazione “Crotone ci mette la faccia”, Tina De Raffele, del professore Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia dell’antimafia presso l’Università della Calabria e della dirigente scolastica Rita Fumagalli, coordinatrice della Rete di scuole Barbiana 2040.

Il lavoro degli studenti dell’istituto Ciliberto è un esempio significativo di come i giovani possano contribuire attivamente alla società, sensibilizzando l’opinione pubblica e promuovendo la consapevolezza sui temi ambientali e la giustizia sociale.

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