Crotone - Per i Comuni un nuovo sistema di videosorveglianza potenziato con l'Intelligenza Artificiale
Crotone – Sono nove i comuni calabresi che hanno già adottato il sistema di videosorveglianza: altri cento vogliono adottare questo sistema di controllo del territorio e poi saranno le Giunte Comunali...

Crotone – Sono nove i comuni calabresi che hanno già adottato il sistema di videosorveglianza: altri cento vogliono adottare questo sistema di controllo del territorio e poi saranno le Giunte Comunali, con apposite delibere, a dare il via alla procedura di installazione nelle città.
Si tratta di un sistema di controllo del territorio, Jarvit, che consente ai comuni di introitare delle somme che derivano dall’applicazione di sanzioni, garantendo standard di sicurezza sopra la media attuale. A Crotone questo “ambizioso progetto” a costo zero per i comuni che vorranno aderire è stato presentato questo pomeriggio presso la Sala Consiliare del Comune di Crotone da Antonello Talerico, consigliere regionale, Francesco Alcaro esperto di sicurezza informatica e membro del CdA con la carica di CTO (Cheef Technology Officer); Antonio Andrea Miriello, membro del CdA esperto di digital forensics ed a capo della divisione Intelligence; Pierluigi Combariati, dottore commercialista e presidente del cda della Jarvit Srl e del distributore Domenico Andreacchio, legale rappresentante della Hypnos Srls.
In audizione, presso la Sala Consiliare, il primo cittadino di Crotone Vincenzo Voce, il presidente del Consiglio Comunale Mario Megna, e i sindaci del comprensorio. Questo sistema di videosorveglianza, è stato spiegato, potrà essere utilizzato anche per prevenire o sanzionare la commissione di reati ambientali, abbandoni di rifiuti ed altri reati a danno dei beni pubblici. «Verrà irrogata una sanzione – ha detto ai presenti Antonello Talerico consigliere regionale – e l’ammontare di questa sanzione viene introitata dal Comune, mentre una piccola percentuale andrà alla società che installa a titolo gratuito le telecamere necessarie, che interessano l’intero territorio del comune di interesse».
Questa installazione può essere utilizzata anche come fototrappola: «E può essere utilizzata anche da monito per coloro che spesso commettono reati di danneggiamento avverso ai beni del patrimonio pubblico – ha continuato – e consente anche allo stesso tempo di verificare situazioni particolari attraverso l’addizione di un algoritmo. Quest’ultimo consente per l’appunto anche di osservare a distanza, attraverso l’intelligenza artificiale, la presenza di più soggetti che per esempio si muovono in situazioni di anomalia».
“Verrà rispettata la privacy”, ha concluso Francesco Alcaro, “rispettando ovviamente tutte le leggi attinenti alla videosorveglianza”