Crotone - Sciopero dei lavoratori Network Contacts, Tomaino: «Non vogliamo la solidarietà dalle Istituzioni»

Crotone - La protesta dei sindacati e dei lavoratori Network Contacts, ieri è finita in Prefettura, dove i rappresentanti regionali...

A cura di Redazione
04 febbraio 2025 07:30
Crotone - Sciopero dei lavoratori Network Contacts, Tomaino: «Non vogliamo la solidarietà dalle Istituzioni» -
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Crotone – La protesta dei sindacati e dei lavoratori Network Contacts, ieri è finita in Prefettura, dove i rappresentanti regionali delle OO.SS. SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL sono stati accolti dal Prefetto, Franca Ferraro, in ordine alla protesta sindacale contro la disdetta del CCNL Telecomunicazioni destinato ad essere sostituito dal nuovo CCNL, sottoscritto da Associazioni datoriali e organizzazioni sindacali, a loro dire, non rappresentativi

I rappresentanti sindacali sono stati accompagnati dal Presidente della Provincia e dal Sindaco di Crotone i quali hanno voluto esprimere, con la loro presenza, vicinanza e attenzione ai lavoratori.

Nel corso della riunione è stato altresì consegnato un documento sottoscritto, nel quale viene rivendicato il sistema delle tutele sindacali specifico del comparto di cui il nuovo CCNL non terrebbe conto.

Hanno rimarcato infine come le condizioni di un lavoro dignitoso e, più generalmente, il benessere lavorativo rappresentino un’opportunità anche per le aziende poiché si riflettono direttamente sugli indici produttivi delle stesse e quindi sulla qualità dei servizi erogati in un territorio economicamente fragile come quello calabrese e nello specifico crotonese, connotato da un alto tasso di disoccupazione.

«Noi vogliamo che si impedisca di uscire da un contratto nazionale delle Telecomunicaizoni – ci spiega Fabio Tomaino, segretario provinciale della Uil – un contratto che negli anni ha prodotto garanzie e tutele per i lavoratori e un lavoro dignitoso, un benessere lavorativo, che è andato anche a vantaggio delle aziende. Oggi non si comprende che agevolare la precarietà significa indebolire le condizioni economiche».

«Manca ancora una volta il garante, – sottolinea il sindacalista crotonese – chi dovrebbe impedire queste manovre, questi cambi contrattuali.
Il messaggio che deve lanciare il pubblico è che la dignità del lavoro deve essere concepita sì da lavoratori e sindacati, ma soprattutto dallo Stato, perchè dove c’è benessere e qualità c’è produttività».

«Le lotte a Crotone finiranno – conclude Tomaino – quando questa società comincerà a vivere una stagione in cui ognuno svolgerà il proprio ruolo. Oggi sono presenti le istituzioni, ma queste non devono manifestare la loro solidarietà, lo dico fuori da ogni polemica. La Provincia, per esempio, dovrebbe con i propri canali politici chiedere che il Governo garantisca, non tanto i lavoratori, non è una battaglia ideologica, ma un messaggio di civiltà: la tutela della dignità del lavoro. Oggi, in ogni dove, lo ha affermato anche il presidente del Consiglio, si dice che stiamo andando verso la lotta al precariato. Queste operazioni non contrastano il precariato, queste operazioni che indeboliscono gli istituti contrattuali e creano falle di precariato».

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