Crotone | Scuole chiuse - Continua la polemica tra la Cisl e il sindaco Voce
Crotone - L'ultima ordinanza emessa dal sindaco Voce in occasione dell'emergenza maltempo, con la quale il primo cittadino...

Crotone – L’ultima ordinanza emessa dal sindaco Voce in occasione dell’emergenza maltempo, con la quale il primo cittadino ha sospeso le attività didattiche, è diventata l’oggetto della polemica tra la Cisl (qui l’articolo del sindacato) e l’amminitrazione comunale (leggi la risposta del sindaco).
Caterina Brasacchio della Segretaria territoriale della Cisl Scuola, replica al sindaco Voce.
“La ringraziamo per il suo intervento e per l’attenzione posta alla sicurezza pubblica. Tuttavia, desideriamo esprimere alcune considerazioni.
Innanzitutto, ci preme ribadire che i dirigenti scolastici non hanno il potere di assumere “misure ulteriori” (chiudere autonomamente gli istituti scolastici) quando l’evento riguarda fenomeni atmosferici di cui soltanto il Sindaco può disporne con propria ordinanza.
Questa precisazione è fondamentale per chiarire il ruolo e le responsabilità delle diverse figure coinvolte nella gestione delle emergenze.
È importante ricordare che il sistema di allerta arancione prevede comunque scenari preoccupanti e intensi con possibili allagamenti, forti temporali, raffiche di vento, fenomeni di esondazione in corrispondenza dei fiumi con bacino idrografico di rilevanti dimensioni.
Ricorderà bene che negli anni precedenti in città si sono verificate situazioni di disagio a seguito di fenomeni temporaleschi e che hanno causato notevoli difficoltà per il personale scolastico nel raggiungere gli istituti situati in città e in zone periferiche. Ad esempio, alcuni istituti scolastici sono situati in prossimità di torrenti (sede distaccata Istituto Gravina e Istituto Alcmeone situati in Via Giovanni Paolo II), così come la stazione ferroviaria e delle Autolinee Romano, e i restanti plessi scolastici diventano particolarmente difficili da raggiungere in situazioni meteorologiche intense.
Inoltre, desideriamo riportare alla Sua attenzione le difficoltà che molti lavoratori affrontano per raggiungere Crotone dai paesi della provincia. Le condizioni delle strade, spesso impraticabili durante le allerte meteo, rappresentano un rischio significativo anche per il personale ATA. La chiusura delle scuole, in questi casi, non è solo una misura di prevenzione contro assembramenti, ma una tutela necessaria per chi è costretto a spostarsi su strade pericolose e che spesso si rivelano impraticabili per allagamenti o frane.
Eppure, sempre con il livello d’allerta arancione, nel corso dell’anno 2023 le Sue ordinanze hanno disposto la chiusura delle scuole e non la sospensione didattica (23 novembre 2023 ordinanza n. 479/2023; 26 settembre 2023 (ordinanza n. 394/2023); 20 maggio 2023 (ordinanza n. 223/2023); 3 aprile 2023 (ordinanza n.106/2023).
Vorremmo anche sottolineare una questione legata alla disparità di trattamento tra il personale della stessa amministrazione che, purtroppo, ha riguardato gli istituti della città di Crotone e non quelli della Provincia dove gran parte dei Sindaci ha disposto la chiusura delle scuole con allerta arancione.
Forse la città di Crotone è tra le poche a garantire elevati standard di sicurezza con allerta arancione?
Infine, desideriamo stigmatizzare l’uso di espressioni come “sfugge”, “non risulta chiaro”, “improprio” e “sterili discussioni” nel contesto del suo intervento. Riteniamo che tali termini non contribuiscano a un dialogo sereno e costruttivo, ma rischiano di sminuire la legittimità delle nostre osservazioni e il nostro ruolo nel rappresentare le preoccupazioni dei lavoratori.
Il nostro obiettivo è quello di promuovere una discussione collaborativa, volta a trovare soluzioni condivise per garantire la sicurezza e il benessere di tutti.
Restiamo disponibili per un incontro, certi che un dialogo aperto possa portare a soluzioni condivise e sostenibili”.