Crotone - Si apre il dibattito sul Parco archeologico di Sibari e Crotone

Crotone – Non è passata inosservata la notizia sulla potenziale istituzione di una struttura unica di gestione dei parchi archeologici di Crotone e di Sibari.Sull’argomento è intervenuto il Consiglier...

A cura di Redazione
13 luglio 2023 07:08
Crotone - Si apre il dibattito sul Parco archeologico di Sibari e Crotone -
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Crotone – Non è passata inosservata la notizia sulla potenziale istituzione di una struttura unica di gestione dei parchi archeologici di Crotone e di Sibari.

Sull’argomento è intervenuto il Consigliere comunale della città, Fabrizio Meo, che ha aperto il dibattito.

Per seguire tutto il dibattito, cerca qui nella categoria apposita del nostro sito.

Ecco il contributo di Meo.

“Leggo di scandalizzati commenti e di levate di scudi sulla recente istituzione del Parco archeologico di Sibari e Crotone.

Intendo riferirmi al recente “Regolamento concernente modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero della cultura di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169”.

Ciò che viene erroneamente definito, da qualcuno, alla stregua di un “accorpamento” piuttosto che un declassamento, al contrario appare essere l’istituzione di un soggetto giuridico nuovo, può leggersi infatti nel Decreto istitutivo: “Sono altresì dotati di autonomia speciale i seguenti musei, parchi archeologici e altri luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale: 44. Parchi archeologici di Sibari e Crotone.

Una tale previsione, almeno astrattamente, non appare essere punitiva e ciò in quanto il Parco archeologico di Capo Colonna, passa dall’essere un istituto culturale, sotto l’egida della Direzione regionale, la cui capacità gestionale è derivata sino ad oggi, solo dai soli finanziamenti ordinari e diviene invece un soggetto in grado di gestire in maniera diretta e autonoma, sia i finanziamenti derivanti dagli introiti di gestione del Parco che da eventuali
finanziamenti straordinari derivanti da progettazioni.

Si tratta sicuramente di un possibile passo in avanti. Naturalmente bisognerà ora battersi affinché il direttore che andrà a dirigere l’istituendo Parco
autonomo, dia un impulso concreto per la realizzazione di un “vero” Parco archeologico e ciò dovrà avvenire anche attraverso un’azione concertativa da parte dell’amministrazione comunale.

In ogni caso, non si torna indietro e non mi pare produttivo battersi contro qualcosa di già definito, mi pare più produttivo, piuttosto, interrogarsi in ordine a quella che dovrà essere la nomina dei componenti del Comitato scientifico dell’istituendo Parco, si consideri tra l’altro che uno dei componenti di tale fondamentale organismo, sarà nominato “su proposta del Comune ove ha sede il Museo”.

Su questa nomina, tra l’altro, si misurerà la capacità del territorio e dell’Amministrazione comunale di far valere le proprie prerogative nell’interesse della valorizzazione del nostro immenso patrimonio artistico culturale.

Ciò potrà e dovrà avvenire per il tramite di una concertazione con il mondo dell’associazionismo e della società civile, dovrà perciò verificarsi il contrario di quanto avvenuto in occasione della sciagurata rimodulazione progettuale del programma antica Kroton.

Ulteriore questione sulla quale occorre interrogarsi è la sorte della nostra Fortezza di Carlo V.

Il tergiversare di questa Amministrazione rischia di farci perdere, senza neppure averla valutata, la possibilità di acquisire al patrimonio comunale il Castello di Carlo V, lasciando così aperta la strada ad altri Enti che senz’altro appaiono essere interessati ad accaparrarsi un tale inestimabile bene.
Si tenga conto che sul Castello il Comune ha investito per la sua valorizzazione circa 20 miliardi del vecchio conio.

Occorre perciò mobilitarsi per progettare il futuro e cogliere le opportunità che pure esistono, piuttosto che recriminare senza uno sbocco.

Consigliere comunale
Avv. Fabrizio Meo

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