Crotone - Costruire una strada è importante, ma la manutenzione è fondamentale

Crotone – Quando si apre un cantiere è sempre un momento di festa.Significa infrastrutture, significa lavoro, significa economia. E tra i diversi cantieri che si possono aprire in città, quello della...

A cura di Redazione
05 settembre 2024 08:00
Crotone - Costruire una strada è importante, ma la manutenzione è fondamentale -
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Crotone – Quando si apre un cantiere è sempre un momento di festa.
Significa infrastrutture, significa lavoro, significa economia. E tra i diversi cantieri che si possono aprire in città, quello della parallela a via Nazione Unite, che allegerirebbe e di non poco il carico di traffico sulla strada principale, era sicuramente il più atteso.

All’inaugurazione del cantiere, giovedì scorso, c’era il sindaco Voce, con l’assessore ai lavori Pubblici Rossella Parise, i dirigenti del comune e i rappresentanti della ditta appaltatrice.
Il progetto dell’arteria cittadina rientra nell’Accordo di sviluppo di Eni, con circa due milioni di euro.
«Una miglioria al traffico notevolissima – ci ha detto la Parise – sarà una parallela di via Nazioni Unite e soprattutto avrà un grande effetto sulla sicurezza, perchè via Nazioni Unite fino adesso ha servito venticinque mila utenti».

Il nuovo tratto di strada, che partirà dall’incrocio con via Saffo davanti alla sede dell’Anmic, sarà lungo 450 metri con una carreggiata di 8, due marciapiedi laterali di 1,50 metri ed una pista ciclabile di 2,50, per una larghezza complessiva di 13,50 metri, alla quale si aggiunge la parte destinata a verde.

Il primo lotto riguarda, quindi, il tratto fra via Peppino Impastato e via Unione Europea, quello più corposo dal punto di vista finanziario in quanto è previsto un investimento di 2.858.794,44 euro.
Con il secondo e terzo lotto, il tracciato, alternativo a via Nazioni unite, sarà poi collegato con via San Marino e via Inghilterra.
L’obiettivo principale è la costruzione di una strada di collegamento tra via Peppino Impastato e via Inghilterra, destinata a diventare un nodo cruciale per il traffico urbano.

La nuova arteria non solo offrirà un’alternativa di percorrenza più rapida e sicura, ma contribuirà anche a una significativa decongestione delle principali vie cittadine, migliorando la qualità della vita dei residenti.

Come detto in apertura dell’articolo, un cantiere è sempre un momento di festa, inutile fare polemiche, anzi forse sarebbe soltanto dannoso. Ma questo non ci può fermare dal fare alcune considerazioni che, visti i pezzi già trattati nelle scorse settimane, ci sembrano come minimo dovute.

Quando abbiamo trattato viale Cristoforo Colombo a 24 anni dai lavori di rifacimento, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con il progettista del lungomare, l’architetto Giuseppe Monizzi.
Nella lunga chiacchierata con Monizzi ci ha colpito una cosa in particolare. Al progettista abbiamo chiesto il perchè tante cose predisposte sul lungomare (tra cui le fontane) dopo poco tempo sono andate in disuso per poi essere abbandonate prima e dimenticate poi. L’architetto crotonese ci ha spiegato che quando si progetta una infrastruttura si deve tenere conto della fase dopo il cantiere ed in modo aprticolare, bisogna ricordare di finanziare la manutenzione.

Senza ritornare sul lungomare, ma restando nell’area del nuovo cantiere, l’esempio di via Peppino Impastato è esemplare da questo punto di vista.
Una strada realizzata ma non aperta al traffico, poi finalmente liberata dai vincoli burocratici e resa percorribile, ma da questo momento in poi, al di là di qualche intervento spot (come l’ultima piantumazione di alberelli) la strada è stata abbandonata a sè stessa e i segni del tempo che passa ci sono tutti: marciapiedi quasi inesistenti, verde cancellato, ringhiere rotte e a volte divelte. E questi sono solo alcuni esempi di come una strada così importante si diventata “brutta” semplicemente perchè trascurata.
E allora all’apertura del nuovo cantiere ci auguriamo che la nuova strada non faccia la fine di tutte le altre.

Gianfranco Turino

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