Crotone - Un bel lungomare? Dipende sempre dal punto di vista (Foto Gallery)

Crotone – Capita che un bel paesaggio, un panorama particolare, assuma non un valore assoluto, ma una percezione relativa al punto di osservazione.
Cambiano le prospettive, cambiano gli orizzonti, cambiano luci e colori, cambia anche il giudizio a secondo del punto di vista.
Perchè lo sappiamo che tutto è soggettivo figuriamoci il bello o comunque il valore estetico di un luogo o di un posto specifico.

E a questa legge, abbastanza naturale, non può sfuggire nemmeno il nostro lungomare.
Quante volte magari passeggiando su via Cristoforo Colombo o su Viale Gramsci ci siamo soffermati a guardare l’orizzonte.
Quante volte ci siamo persi con lo sguardo nel mare infinito.
Quante volte la notra mente ha navigato quelle acque.
Quante volte abbiamo sorriso dicendoci, magari anche a bassa voce, quanto siamo fortunati per essere nati in una terra così naturalmente bella.
Ognuno di noi ha vissuto queste esperienze, ha provato queste sensazioni e, per lo più, si è fatto travolgere dalle emozioni che un panorama così può ridestare.

Eppure non è tutt’oro ciò che luccica, diceva un vecchio saggio… e come dargli torto?
Basta, infatti, cambiare semplicemente punto di vista.
Mettersi sulla spiaggia e volgere lo sguardo verso la città, guardare il lunogmare dal mare e non viceversa, per cambiare totalmente la nostra percezione.
Questo diventa drammaticamente vero soprattutto se il cambio di punto di osservazione lo facciamo sulla spiaggia di viale Gramsci. Guardando la città avremo davanti uno spettacolo penoso, non solo brutto, ma infinitamente triste.

Guardare i gradoni del lungomare, creati come una sorta di tribuna per lo stadio del mare, e vederli in questo stato, distrutti, degradati, abbandonati a sè stessi crea un pena infinita in fondo al cuore.
Uno spettacolo del genere cancella immediatamente tutte le sensazioni positive vissute prima, quando eravamo sul marciapiede. La differenza qual è?
Nel primo caso (il panorama visto dal lungomare) siamo davanti allo spettacolo della natura, nel secondo, invece, (il panorama visto dal mare) assistiamo al dramma dell’opera dell’uomo.