Danilo Ruggiero, impresa crotonese nella Grande Mela: secondo italiano alla Maratona di New York

Il corridore crotonese chiude in 2h27’40” nella 54ª edizione della TCS New York City Marathon. “Un sogno nato per caso, diventato una delle esperienze più belle della mia vita”

A cura di Redazione
03 novembre 2025 06:37
Danilo Ruggiero, impresa crotonese nella Grande Mela: secondo italiano alla Maratona di New York -
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Ha corso nella Grande Mela realizzando un sogno che sembrava impossibile: il crotonese Danilo Ruggiero è arrivato secondo tra gli italiani alla Maratona di New York 2025, chiudendo con un tempo straordinario di 2 ore, 27 minuti e 40 secondi. Davanti a lui solo Daniele Meucci, ex campione europeo di maratona. Alla 54ª edizione della TCS New York City Marathon, disputata domenica 2 novembre, hanno partecipato oltre 55 mila atleti, partiti come da tradizione dal ponte di Verrazzano.

Quasi duemila gli italiani presenti, confermando ancora una volta l’Italia come la seconda nazione più rappresentata dopo gli Stati Uniti. A vincere assoluto è stato il keniano Benson Kipruto con il tempo di 2:08:09. “Finalmente riesco a fermarmi un attimo per mettere nero su bianco tutte le emozioni di questa giornata… perché davvero, è stata indimenticabile”, ha raccontato Ruggiero, visibilmente emozionato al termine della gara.

“Mi avevano detto che New York è tosta, ma allo stesso tempo che sa regalare sensazioni uniche. Ed è tutto vero. E pensare che tutto è iniziato per scherzo, parlando così con il mio amico Alfredo Argirò, che saluto e ringrazio di cuore. Da quella chiacchierata è nato un sogno che oggi si è trasformato in una delle esperienze più belle della mia vita”. Ruggiero aveva come obiettivo chiudere sotto le due ore e quaranta minuti, ma la gara ha preso una piega inaspettata: “Le gambe andavano! E così ho fermato il cronometro in 2h27’. Un tempo che non avrei mai immaginato di poter realizzare, soprattutto qui, nella città che non dorme mai”.

L’atleta crotonese ha raccontato anche i momenti della partenza: “Tutto è iniziato all’alba, quando mi sono ritrovato sul bus riservato agli atleti sub-élite. Non ci credevo: io, in mezzo ai campioni dell’atletica mondiale! Il riscaldamento con il detentore del record mondiale sulla 42 km è stato qualcosa che porterò con me per sempre”. Poi il via, in prima fila: “Davanti a 55 mila persone, un colpo di adrenalina pazzesco. Le gambe correvano da sole, tra salite, discese e l’energia unica di una città che ti accompagna metro dopo metro. Il traguardo è arrivato con il cuore pieno di emozioni, stanco ma felice”.

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