Farchinoria, il nuovo album dei Malutempu, tra miti, leggende e suoni arcaici
Il progetto musicale ideato da Antonio Olivo, artista polistrumentista cutrese
Memoria, invocazione e resistenza, tra miti, leggende e forme di magia. Sono gli elementi che contraddistinguono Farchinoria, il nuovo album dei Malutempu, il progetto musicale ideato da Antonio Olivo, artista polistrumentista cutrese, che sarà pubblicato il prossimo 17 novembre. «Questo EP nasce come un rito sonoro, un attraversamento del mito mediante la voce. Non cerco di rappresentare la lingua, ma di farla agire: ogni parola è un gesto, un corpo che invoca, guarisce, maledice. Ho voluto restituire alla lingua del mio Sud la sua forza originaria, magica e carnale, quella che abita nei canti delle nostre madri e nei silenzi delle campagne abbandonate. Non è nostalgia, ma resistenza: un modo di restare nel suono, di riaccendere la memoria collettiva dentro un tempo che dimentica» così Olivo presenta il suo nuovo capolavoro, introdotto da una nota del ricercatore Antonello Lamanna e realizzato con la produzione del compositore crotonese Franco Eco per Studio Karamazov, il contributo del Nuovo IMAIE e la distribuzione internazionale a cura di Skené Cultura.
L'album prende ispirazione dal raro testo etnografico La Farchinoria, eros e magia in Calabria di Giovanni De Giacomo e reinterpreta un mondo di miti, riti contadini, suoni arcaici e figure magiche della Calabria, tra lupi mannari e magare, in un paesaggio sonoro immersivo e fortemente evocativo. In questo lavoro, la tradizione orale diventa materia sonora: il dialetto agisce, evoca, protegge e trasmette emozioni profonde, creando un ponte tra radici ancestrali e narrazione contemporanea.
Tale ambientazione è resa tangibile anche dalla copertina dell’EP, realizzata appositamente dall’artista calabrese Franco Giordano, formatosi negli anni ’70 all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che annovera numerose mostre in Italia e all’estero. Unendo simbolismo, matericità e densità emotiva, ha creato un segno visivo originale che dialoga con la Calabria arcaica.
«La ricerca musicale in Farchinoria è un atto di etnomimesi: non riproduce il folklore, bensì ne compie il suo rituale, sia nella carne che nella voce. I Malutempu si fanno stregoni del suono, capaci di muovere l’emozione, così come ne raccontò Aristotele nella Politica, in cui la musica non esprime i sentimenti ma incarna le emozioni stesse, orientando l’anima dell’ascoltatore verso ciò che il musicista vuole evocare. Farchinoria, infatti, evoca e attraversa, organizza l’ethos della narrazione e lo restituisce come rito scolpito nel suono. Questo EP offre la forma e la testimonianza di noi che ne raccogliamo l'eredità perduta, suono dopo suono, respiro dopo respiro» commenta Eco.
Rispetto al precedente album, Farchinoria pone al centro le voci di Sasà Megna, figura di riferimento nella musica tradizionale calabrese, e di Marzia Ruggeri, interprete talentuosa, che diventano strumento narrativo e rituale. In questo viaggio sonoro, Olivo, nel triplice ruolo di autore, ideatore e chitarrista, sarà accompagnato anche da una formazione di musicisti già rodata dal vivo, composta da Domenico Ierardi alla fisarmonica, Giovanni Squillacioti alle percussioni, Antonio Petitto al basso e contrabbasso, e Francesco Denaro alla lira calabrese e cretese con corde simpatiche.
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