Farmer’s Market di Crotone, così gli agricoltori combattono le loro guerre

Riceviamo e pubblichiamo – Così gli Agricoltori del Farmer’s Market di Crotone combattono le loro guerre…con lo spiegamento di brattee (foglie del carciofo) e non di fucili e munizioni, vale a dire s...

A cura di Redazione
12 aprile 2024 17:30
Farmer’s Market di Crotone, così gli agricoltori combattono le loro guerre -
Condividi

Riceviamo e pubblichiamo – Così gli Agricoltori del Farmer’s Market di Crotone combattono le loro guerre…con lo spiegamento di brattee (foglie del carciofo) e non di fucili e munizioni, vale a dire senza spargimento di sangue.

Sarebbe davvero bello se tutti, nel mondo, e non solo i nostri contadini, si uniformassero a questo tipo di belligeranza. Allora sì che la pace regnerebbe sovrana!!!

Opal, Brindisino o Spinoso di Sardegna, sua eccellenza il carciofo fa sempre la sua gran bella figura sia “schierato” in campo aperto che a tavola dove diventa, addirittura, il Re assoluto!!!

E per quelli con la memoria corta, aggiunge papà Luigi, con un pizzico di ironia, ricordiamo che il carciofo dà il suo contributo anche nel sociale:

Giù, in mezzo all’orto di mio nonno Piero,
Tra gli spinaci, vicino ad un pero
Vive un carciofo un po’ prepotente, con una lingua molto
Pungente!

Una canzone contro il bullismo? Ebbene si, chi non ricorda “Quel bulletto del carciofo” la canzone vincitrice dello  Zecchino d’Oro 2016 che mette al centro il doloroso fenomeno del bullismo che fa soffrire bambini e ragazzi? La canzone è particolarmente indicata per bambini della scuola materna e primaria perché il fenomeno viene rappresentato in modo molto semplice attraverso personaggi dell’orto. Una divertente canzone in cui con simpatiche metafore si affronta il difficile e attuale tema del bullismo…e dove al carciofo, appunto, tocca la parte scomoda e malvista del bullo che, però, si ravvede!!!

Ma Carmelo e Luigi, mentre ci guidano, orgogliosi ed entusiasti, all’interno della loro sconfinata carciofaia vanno ben oltre, ci rendono edotti, con dovizia di supporti scientifici e dati storici su ogni particolare possa attirare la nostra attenzione. Un modo per esprimere profonda ed intensa passione per le loro creature.

Il carciofo, ci spiega papà Luigi, antico prodotto della terra, era già correntemente conociuto e gustato dagli Egizi. Ortaggio della famiglia delle composte (Cynara Scolymus), tipico delle zone del Mediterraneo continuò ad essere apprezzato fino all’epoca dei Romani. Infatti, era già noto fin dall’antichità per i pregi organolettici del capolino al punto da essere annoverato tra gli ortaggi di pregio per pranzi raffinati.

Lo stesso nome “Cinara” è legato a vari miti, tra cui la leggenda di Columella, secondo cui il nome deriverebbe dalla consuetudine di coltivare i carciofi sui terreni coltivati con cenere.

La pianta conosciuta dai greci e dai romani, sicuramente era la varietà selvatica e, a quanto sembra, ad essa venivano attribuiti poteri afrodisiaci, per questo motivo prenderebbe il nome da una fanciulla, dalla chioma color cenere, sedotta da Giove e trasformata da questi in una pianta di carciofo.

Notizie più certe sulla sua coltivazione in Italia risalgono al XV secolo. Introdotta da Filippo Strozzi nella zona di Napoli, la coltura del carciofo si diffuse in Toscana, grazie a Caterina dei Medici che ne fu grande consumatrice e, successivamente, in molte altre regioni. Tradizione vuole, infatti, che il carciofo sia stato introdotto in Francia da Caterina de’ Medici, grande consumatrice di cuori dell’omonima pianta. Sarebbe stata proprio lei a portare il carciofo dall’Italia alla Francia, quando sposò il re Enrico II di Francia.

È un vero piacere ascoltare Luigi e Carmelo mentre, chiacchierando, ci inoltriamo fra le piante maestose dei loro carciofi che ci sovrastano letteralmente.

Il carciofo, continua Luigi, è una pianta originaria delle zone del bacino del Medio-Oriente, già conosciuta e usata al tempo degli Egizi, Romani e Greci per le sue importanti proprietà medicinali e terapeutiche. Plinio il Vecchio (I sec. d.C.) riporta nella Naturalis historia le prime testimonianze sull’uso medicinale della pianta di carciofo, che documentano le sue proprietà come depuratore, tonificante, afrodisiaco e come rimedio efficace contro le calvizie.

Principali proprietà salutistiche dei composti bioattivi di cui è ricco il carciofo sia nella parte edule sia nelle foglie sono stati in molti casi studiati dettagliatamente, per confermare scientificamente le numerose proprietà, già conosciute nell’antichità. Le foglie del carciofo, fresche o secche, sono attualmente incluse nelle monografie europee ufficiali e nella Monografie dei prodotti erboristici dell’Organizzazione Mondiale della Salute. Numerose sono le evidenze sperimentali che hanno dimostrato che gli estratti di carciofo hanno attività epatoprotettiva, antitumorale, coleretica, ipolipemizzante, antiossidante, ipoglicemica.

C’è da sottolineare che i vari composti presenti nella parte edibile del carciofo assunti attraverso l’alimentazione, esercitano attività analoghe, determinando un’azione benefica a lungo termine, soprattutto di tipo preventivo nei confronti di malattie croniche e degenerative dell’uomo.

Il contatto diretto Produttore/Consumatore non solo per quanto concerne la compravendita ma proprio come rapporto umano rientra in un modo nuovo di fare mercato adottato dall’Associazione MagnAmore, Ente Gestore del Farmer’s Market di Crotone, della quale fanno parte a pieno titolo altre Aziende occupate, in questo periodo, nella raccolta dei carciofi: Maria Livadoti, Agriortaggi di Francesco Barberio, Saverio Bianco, Domenico Squillace, Giusy Manzo ed altre ancora.

Tutto ciò rientra in una vasta gamma di servizi offerti ai consumatori da MagnAmore in termini di genuinità e di freschezza dei prodotti presso il Farmer’s Market di Crotone dove: “Il latte si affetta, la frutta si beve e gli ortaggi…si raccontano”.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk