(Foto) Don Pino inizia il nuovo cammino a Cesena e si affida alla Madonna Greca e a Maria di Capocolonna
Cesena - Inizia un nuovo cammino per monsignor Giuseppe Caiazzo, per tutti don Pino. Dopo aver salutato, come è sua consuetudine la comunità ...

Cesena – Inizia un nuovo cammino per monsignor Giuseppe Caiazzo, per tutti don Pino. Dopo aver salutato, come è sua consuetudine la comunità crotonese, è partito alla volta di Cesena dove ha iniziato il suo ministero episcopale come vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina.
Prima della solenne cerimonia monsignor Caiazzo ha incontrato i fedeli, le autorità e i giovani che lo hanno accolto con entusiasmo. Ha dialogato e cantato con loro, e tra un selfie e l’altro li ha benedetti con quella carezza che tutti i suoi parrocchiani hanno imparato a ricevere prima e dopo ogni santa messa quando all’ingresso dell portone di San Paolo, a Crotone, benediceva proprio tutti.
Nella sua omelia don Pino ha ripercorso la sua vita: «Provengo – ha detto – da una terra meravigliosa, la Calabria, ricca di colori, profumi, mari e monti, in particolare dalla Magna Grecia e da Crotone, culla della scuola pitagorica, terra in cui ho servito come parroco per oltre trent’anni. Nove anni fa ho lasciato definitivamente Isola di Capo Rizzuto, la mia Ur dei Caldei, per intraprendere un nuovo percorso nella terra di Lucania. Ora, come Abramo, mi trovo tra voi, la mia nuova famiglia, sempre più lontano dalla mia terra d’origine, dalla mia casa, oltre l’Eufrate».
Toccante il passaggio sul naufragio di Cutro: «A nemmeno 100mt dalla riva una barca si arenò con il mare in tempesta. Morirono 94 persone. Qualche mese dopo scesi con un gruppo di preti per pregare e raccolsi su quella spiaggia due pezzi di legno di quella barca che portai a Matera e inchiodai a forma di croce ponendola nella mia cappella. Oggi ho voluto baciare quella Croce nel giorno del mio ingresso per ricordare i tanti crocifissi innocenti in tutto il mondo. Al termine della celebrazione la porrò nella mia cappella».
Nella lunga omelia il pensiero alla terra che adesso lo ha accolto e che ha dimostrato già grande comunione, e infine: «Affido il mio ministero alla Madonna del Popolo, certo che veglierà su di me e su di voi, come già
la Madonna Greca di Isola di Capo Rizzuto, di Capo Colonna a Crotone, della Bruna a Matera, del Carmine a Tricarico».
Fonte foto: https://www.corrierecesenate.it/