(Foto) In cinquemila sulla spiaggia di Steccato per "fermare la strage di migranti"
Il corteo è stato aperto dalla croce dei resti del caicco che, spezzandosi in mare, ha causato la morte di 76 persone (leggi qui l’ultimo ritrovamento) scappate dalle loro terre e che in quel tragico...

Il corteo è stato aperto dalla croce dei resti del caicco che, spezzandosi in mare, ha causato la morte di 76 persone (leggi qui l’ultimo ritrovamento) scappate dalle loro terre e che in quel tragico giorno non hanno più visto l’alba.
“Fermare la strage subito” si legge nel manifesto di Steccato di Cutro dove sono giunti molti autobus che hanno raggiunto la località jonica da diverse regioni d’Italia per prendere parte alla manifestazione nazionale voluta da “Rete 26 febbraio 2023“ nata subito dopo la strage di migranti proprio su quelle spiagge di Steccato di Cutro.
Presenti l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, Cecilia Strada di Emergency, i primi cittadini di diversi comuni tra cui Vincenzo Voce e Nicola Fiorita di Catanzaro, Luigi De Magistris, l’Arci, le sigle sindacali, e tantissime associazioni da tutta Italia. La croce è stata portata a turno dai manifestanti nel percorso costiero, tra le case di coloro che, quella mattina, hanno soccorso i migranti insieme ai pescatori, le forze dell’ordine, e semplici volontari.
“La manifestazione di Cutro – sottolineano i promotori – è il primo importante appuntamento nazionale di un percorso di iniziative e mobilitazioni che le reti intendono organizzare. La drammatica assenza di canali sicuri e legali di accesso al territorio europeo obbliga chi fugge da guerre, persecuzioni e povertà a rischiare la vita: l’obiettivo di organizzazioni e associazioni è sollecitare un’inversione di rotta delle politiche migratorie in Italia e nell’Unione europea”.
Erano in cinque mila, dunque e, dopo il minuto di silenzio, una corona di fuori è stata lasciata sulla spiaggia con tante rose messe nella sabbia, mentre alcuni ragazzi musulmani hanno pregato in arabo.
Intanto vi è l’esposto di 43 organizzazioni italiane ed europee impegnate nella difesa dei diritti fondamentali hanno presentato un esposto collettivo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone per chiedere di fare luce sul naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro, costato la vita a più di 79 persone, tra cui molti bambini.
