Hub eolico, la candidatura del porto di Crotone mira allo sviluppo dell’infrastruttura marittima

Crotone – Oggi guardare al futuro, vuol dire cercare uno sviluppo che sia crescita economica e sviluppo ad ampio raggio. La proposta dell’area portuale e dell’area adiacente è una fonte di riscatto p...

A cura di Redazione
26 giugno 2024 07:30
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Crotone – Oggi guardare al futuro, vuol dire cercare uno sviluppo che sia crescita economica e sviluppo ad ampio raggio. La proposta dell’area portuale e dell’area adiacente è una fonte di riscatto per la città, di sviluppo per il porto e utilizzo di una zona oggetto di bonifica per fini ambientali. Gli interventi renderanno le aree fruibili per deposito, varo e assemblaggio e non andranno ad interferire con il traffico navale o aereo, in quanto nel primo caso, il porto di Crotone non ha attività che potrebbero creare commistione di utenze e non presenta sulle stesse banchine altre attività; l’aeroporto più prossimo si trova a 10 km di distanza in linea d’aria. Inoltre, il porto di Crotone si configura con una posizione ottimale e capace di rispondere a molteplici esigenze di trasporto di componentistica sia via mare che via terra. Dal punto di vista economico per la realizzazione dell’intervento saranno necessari, in totale euro 103.500.000,00 e potrà essere compartecipato da soggetti privati nel campo dell’eolico offshore la cui quota sarà definita in sede di progettazione esecutiva.

La proposta dell’Autorità martittima di Gioia Tauro mira ad individuare delle aree demaniali marittime con relativi specchi acquei esterni alle difese foranee, da destinare alla realizzazione di infrastrutture idonee a garantire lo sviluppo degli investimenti del settore della cantieristica navale e funzionali all’integrazione dei componenti della turbina eolica (torre, navicella e pale) con il galleggiante. Le aree oggetto di interesse sono situate nella zona Nord della città: sono costituite da un’area interna al porto (AREA 2) ed identificabile nelle banchine n. 13 e n. 14 e da un’area esterna al porto (AREA 1) e limitrofa, la cui proprietà e di Eni Rewind S.P.A e che successivamente alla bonifica e con interventi di banchinamento, rientra nelle finalità della presente proposta.

Le banchine portuali sono fruibili e libere e parte della banchina n. 13 e in fase di adeguamento, con l’esecuzione di interventi destinati ad una maggiore sicurezza per l’ormeggio, la movimentazione e l’accosto di unità navali anche di grandi dimensioni. La banchina n. 13 ha una lunghezza di m. 400 e la banchina 14 ha una lunghezza di m. 209; permettono sia l’assemblaggio bordo banchina che l’accosto di grandi navi. Il porto ha un raggio di evoluzione di m. 250 e permette, lungo la banchina n. 14 e n. 15, di avere un’area di stoccaggio in acqua priva di interferenze. L’area, identificata come AREA1 di intervento, ha uno sviluppo di circa mq 209.000,00 mq (20,9 ettari) di cui 89.000,00 (8,9 ettari) sono aree a terra.
Da una stima degli interventi necessari si prevede che per l’esecuzione dei lavori ci vorranno 600 giorni.

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