(VIDEO) “Il cinema è un punto di partenza, il teatro il mio primo amore”: Vincenzo Leto racconta Venezia

Vincenzo Leto e Nicodemo Bilotta nel cast del film “L’invisibile Filo Rosso” di Alessandro Bencivenga, presentato alla 82ª Mostra del Cinema

A cura di Redazione
22 settembre 2025 08:29
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C’è stata un po’ di Crotone nei giorni scorsi alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia. Due nostri conterranei, Vincenzo Leto e Nicodemo Bilotta, hanno infatti fatto parte del cast del film L’invisibile Filo Rosso di Alessandro Bencivenga, presentato fuori concorso.

Vincenzo Leto, attore crotonese e ideatore del progetto “Guitti senza carrozzone”, da anni segue con passione i giovani talenti emergenti nel comune di Roccabernarda. Giovedì scorso Leto è stato premiato con una menzione speciale per la sua attività sul territorio durante la terza edizione del Festival della Restanza, ideato da “Io Resto” e svoltosi davanti al Teatro Scaramuzza, un riconoscimento che sottolinea il suo impegno culturale e sociale nella nostra terra.

Accanto a lui sul grande schermo c’è Nicodemo Bilotta, anch’egli originario di Roccabernarda, che porta un altro pezzo di Calabria nella prestigiosa rassegna veneziana.

Parlando della sua esperienza a Venezia, Vincenzo Leto ha raccontato in maniera schietta e spontanea: "La racconto come un’esperienza normale, nel senso che è una normale prassi di lavoro. Io preferisco il palco, stare sul set, più che questi ambienti dove si fa da tappeto rosso, dove comunque si gode un po’ del risultato. È un’esperienza bella, ma più che l’esperienza in sé mi interessa riflettere sul percorso che si è fatto.”

Poi sorride pensando ai grandi attori con cui ha condiviso il set:

“Trovarsi in un film con Al Pacino, Gerard Butler, Oscar Isaac, John Malkovich… tutti attori che da piccolo mi immaginavo in camera, poter lavorare con loro… è un punto di inizio, non di arrivo. Sono soddisfatto, e già sto costruendo quello che sarà il prossimo passo.”

E quando parla di Nicodemo Bilotta, la sua voce si anima di orgoglio: “E poi c’è Nicodemo, un ragazzo che ho visto crescere da piccolo, che ha lavorato sodo e si è ritagliato tempo e spazio per coltivare il suo talento. Nonostante non avesse la possibilità di studiare come avrebbe voluto, si è buttato a capofitto in questa avventura e ci sta dando grande soddisfazione. È un esempio per tutti i giovani: bravo, talentuoso, merita davvero questa strada, faticosa ma bella.”

Il discorso torna poi al suo primo amore: il teatro. “Per me il teatro rimane il primo amore. È un’esperienza completamente diversa, viva, con il pubblico: puoi sbagliare e non tornare indietro. È un gioco da funamboli, meraviglioso, dove ti butti senza rete. Il cinema invece ti protegge di più, hai una rete, ma è un’altra sfida: entrare subito nello stato d’animo, girare scene prima o dopo, è un altro tipo di fatica. Tra le due, però, il pubblico è quello che mi rende più vivo.”

Il film racconta la storia di Gennaro, un giovane infermiere ischitano che negli anni ’50 si trasferisce in Trentino e lavora nel manicomio di Pergine Valsugana, dove entra in contatto con Giovanni Anesini, un paziente ribelle che custodisce segreti e memorie dolorose della storia italiana.

Con un cast che include Ornella Muti, Massimo Bonetti, Lello Arena, Francesco Villa (Franz), Antonio Catania, Paco De Rosa, Rosario Terranova e le musiche di Giovanni Block, L’invisibile Filo Rosso rappresenta un’occasione importante per il cinema italiano e un motivo di orgoglio per la comunità crotonese.

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