Il CNDDU: "La scuola riparte, tra responsabilità educativa e istanze di giustizia sociale"
All’apertura dell’anno scolastico 2025/2026, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende rivolgere un pensiero attento e partecipe a tutta la comunità

All’apertura dell’anno scolastico 2025/2026, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende rivolgere un pensiero attento e partecipe a tutta la comunità educante — studentesse, studenti, docenti, dirigenti, personale ATA e famiglie — nella consapevolezza che la scuola rappresenti, oggi più che mai, il primo presidio di democrazia, diritti e coesione sociale.
Questo primo giorno non è soltanto un rito di passaggio, ma l’inizio di un nuovo percorso collettivo, dove conoscenza e relazione si intrecciano quotidianamente per dare forma a un progetto educativo autentico, che sappia promuovere autonomia, responsabilità, inclusione, capacità critica e rispetto della dignità umana.
Agli studenti e alle studentesse auguriamo di affrontare il nuovo anno con spirito costruttivo, nella piena valorizzazione delle loro potenzialità, accogliendo il tempo scuola come spazio di crescita individuale e collettiva. Alle famiglie, interlocutori educativi fondamentali, rivolgiamo l’invito a vivere il percorso scolastico in modo partecipato, sereno e collaborativo, riconoscendone il valore trasformativo per la vita dei propri figli e per l’intera società.
Ai docenti, che ogni giorno incarnano il valore costituzionale del diritto all’istruzione, va il nostro sentito riconoscimento per l’impegno professionale profuso tra difficoltà logistiche, incertezze normative e un progressivo depotenziamento della figura docente nella considerazione pubblica. È in questa cornice che il Coordinamento intende rivolgere un appello al Ministro dell’Istruzione e del Merito, affinché nella prossima contrattazione per il rinnovo del CCNL comparto Istruzione e Ricerca vengano assunte con urgenza misure strutturali e giuridicamente fondate su due temi centrali:
- La questione dei docenti fuori sede, molti dei quali, pur in presenza di titolarità e anni di servizio, sono ancora costretti a prestare attività lavorativa a centinaia di chilometri dalla propria residenza, con grave incidenza sul piano psicofisico ed economico. Occorre prevedere con urgenza strumenti normativi che favoriscano il ricongiungimento familiare, il riequilibrio territoriale degli organici e l’ampliamento dei posti in mobilità interprovinciale, nel rispetto del principio di continuità didattica e del diritto alla famiglia, sancito dall’art. 29 della Costituzione.
- L’adeguamento dei livelli retributivi del personale docente ai parametri europei, affinché non resti un auspicio generico, ma venga inserito con chiarezza e vincolatività nella cornice della contrattazione nazionale. A tal fine, è necessario prevedere un percorso graduale ma certo di equiparazione, ispirato al principio di equità salariale sancito dall’art. 36 della Costituzione, che riconosca il valore strategico della funzione docente nel contesto delle sfide educative globali.
In conclusione, il CNDDU rinnova l’auspicio che il nuovo anno scolastico sia attraversato da un rinnovato senso di corresponsabilità educativa e da un impegno autentico verso la costruzione di una scuola pubblica di qualità, inclusiva, giusta e al passo con le trasformazioni della società contemporanea.
Buon anno scolastico a tutti.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU