Savelli, nuove misure cautelari nell’inchiesta sul maxi ammanco al Comune: coinvolti ex amministratori
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura di Crotone, fanno emergere un danno di oltre tre milioni di euro alle casse comunali
Savelli - Il 3 novembre scorso i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo hanno eseguito la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di residenza nei confronti di A. V., 74enne, già assessore del Comune di Savelli tra il 2018 e il 2020. L’uomo è indagato insieme ad altre quattro persone, F. T., C. B. V., B. L. G. e C. A., di età compresa tra i 31 e i 73 anni, tutte già titolari di incarichi amministrativi, tra cui quelli di sindaco e vicesindaco, in periodi diversi tra il 2018 e il marzo di quest’anno. I cinque sono accusati, a vario titolo, di peculato, falsità ideologica e materiale commesse da pubblico ufficiale in atti pubblici e concussione.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Crotone guidata dal dottor Domenico Guarascio, sono la prosecuzione di un’inchiesta avviata nel novembre 2023, dopo la denuncia di un ammanco di circa un milione di euro dal bilancio comunale presentata dal sindaco e dal segretario comunale. Gli accertamenti hanno poi portato ad aggiornare la cifra a oltre tre milioni di euro, relativi al periodo compreso tra il 2008 e il 2023.
Già l’11 febbraio scorso era stato notificato un decreto di sequestro preventivo a carico di due persone originarie della provincia, una residente a Rende, relativo a un immobile ritenuto provento dei reati contestati. L’indagine, evolutasi da precedenti sequestri e avvisi di garanzia del maggio 2024, ha ricostruito un sistema fraudolento con cui somme di denaro comunali, pari a 2,8 milioni di euro, venivano trasferite dai conti del Comune verso conti personali o di società riconducibili agli indagati, mediante 320 mandati di pagamento falsificati.
Nel corso delle perquisizioni erano stati sequestrati documenti, denaro contante per circa 18.000 euro e 1.300 dollari, gioielli e orologi di pregio per un valore di 150.000 euro, oltre a beni immobili, terreni e autovetture di lusso per un valore stimato di 800.000 euro. Le verifiche successive, condotte nei Comuni di Savelli, Pallagorio e Cirò Marina, hanno fatto emergere ulteriori condotte analoghe, per una distrazione di fondi pari a circa 305.000 euro.
Gli investigatori hanno individuato altri 105 mandati di pagamento falsi, oltre ai 320 già accertati, utilizzati per mascherare i flussi di denaro attraverso mandati apparentemente regolari ma in realtà destinati a soggetti diversi da quelli legittimi. Il nuovo filone d’indagine ha consentito di accertare ulteriori illeciti per circa 70.000 euro, di cui 50.000 derivanti dall’aumento illegittimo delle indennità percepite dagli amministratori, passate da 152,43 a 400 euro mensili.
Anche in questa fase sono stati disposti sequestri per equivalente su conti correnti e altre disponibilità finanziarie riconducibili agli indagati. Le indagini, precisano i Carabinieri, sono ancora in corso e il procedimento penale si trova nella fase preliminare. I provvedimenti emessi fanno seguito agli interrogatori preventivi svolti dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Crotone lo scorso 27 ottobre.
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