Il Comitato Tufolo-Farina: “Crotone ha perso, nessuno ha vinto"
Le riflessioni di Alfonso Gaetano dopo le dimissioni del sindaco Voce: “Atto d’amore per la città, ma la politica ha fallito”
Ha affidato a un lungo post su Facebook le sue riflessioni Alfonso Gaetano, presidente del Comitato Tufolo-Farina, intervenendo dopo i fatti che hanno scosso la politica crotonese e portato alle dimissioni del sindaco Vincenzo Voce. L’episodio tra il primo cittadino e il consigliere comunale Ernesto Ioppoli è avvenuto proprio in via Israele, nel quartiere Tufolo, dove l’amministrazione comunale intende realizzare ventiquattro alloggi popolari e dove il comitato, da tempo, si oppone al progetto raccogliendo firme per fermarlo. Ioppoli, da sempre contrario alla costruzione delle palazzine, era stato tra i più critici verso la scelta della giunta, una posizione che, secondo quanto emerso, avrebbe contribuito ad alimentare la tensione poi sfociata nell’aggressione.
“Nessuno qui ha vinto. Abbiamo tutti perso”, scrive Gaetano, che nella sua riflessione utilizza toni duri e insieme malinconici. “Crotone è come una bella donna da amare, affascinante ma con un carattere da domare. Oggi sta attraversando un periodo difficile e merita rispetto e silenzio. Le dimissioni del sindaco Voce non hanno fatto piacere a nessuno, ma erano l’unico atto di vero amore e pacificazione verso la città”.
Il presidente del comitato parla di “fallimento totale della politica” e di un episodio che “non può essere derubricato a incidente di percorso”. Poi condanna senza esitazioni il gesto: “È un atto che va fermato e denunciato, a prescindere dal contesto o dai motivi”.
Gaetano prende le distanze anche dalle petizioni che chiedono a Voce di ritirare le dimissioni: “Non mi spiego questa forma di appello, credo lo stia ulteriormente danneggiando. Crotone ha bisogno di altro, non di mettere la pezza dove il tubo perde. Stiamo parlando di un’aggressione nei confronti di un consigliere che stava difendendo la sua libertà di pensiero, la sua posizione contraria agli alloggi in un’area che sarà valutata da un tribunale”.
Nel suo lungo messaggio, Gaetano denuncia il clima di ostilità crescente: “Leggo commenti pieni di odio, di chi presume che si stia festeggiando per le dimissioni. Ieri è stata una delle giornate più tristi della mia vita. Con il sindaco ci siamo sentiti fino al giorno prima sulla questione di via Israele, con rispetto reciproco, pur sapendo che nessuno avrebbe cambiato idea”.
Poi un passaggio amaro sulla disaffezione verso la politica: “Continuate ad alimentare cattiveria, e la gente smette di credere, smette di votare. Ci sto pensando anch’io”.
Infine, una riflessione sulla trasparenza e il confronto pubblico: “Nella nostra città chi parla apertamente viene visto come il lupo cattivo. Ho sempre chiesto rispetto per le istituzioni, anche nei momenti più bui. A Crotone basta un attimo per passare dal torto alla ragione”.
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