Il coraggio di essere donna: istituito l'osservatorio contro le discriminazioni sul lavoro
In occasione della Festa delle Donne, infatti, l’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, istituito presso il Consiglio regionale della Calabria, ha promosso, insieme a C...

In occasione della Festa delle Donne, infatti, l’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, istituito presso il Consiglio regionale della Calabria, ha promosso, insieme a Confindustria Crotone e l’Associazione E’ Solidarietà, l’evento dal titolo “8 marzo: il coraggio di essere Donna.
L’osservatorio regionale deve migliorare la qualità delle condizioni di lavoro,
favorire e diffondere la cultura e la pratica della salute e della sicurezza, ricevere ed esaminare segnalazioni dettagliate sulle discriminazioni sui luoghi di lavoro e sui casi di mobbing.
Dunque si è discusso di discriminazioni e i passi che ancora ci sono da fare, partendo dalla conquista tutta calabrese dell’osservatorio regionale.
Bisogna partire dalla scuola, dall’educazione, ci ha detto Ornella Cuzzupi: “Bisogna iniziare già da ragazzi con il rispetto altrui e il rispetto delle regole, perchè se si rispettano le regole del vivere civile allora le discriminazioni verranno sicuramente abbattuti“. Ci sono passi in avanti, in Calabria, nella lotta alla discriminazione, ha continuato, perchè l’osservatorio è molto attenzionato: “Questo organismo è capofila, primo in Italia di un protocollo tra Palazzo Chigi e una Regione“.
“Dobbiamo dare giusto spazio alle donne“, è l’inciso del presidente di Confindustria Crotone Mario Spanò. “È solo grazie alla tenacia delle donne e alle loro conquiste nel corso dei secoli che oggi io possa essere avvocato, e alle altre di riuscire nella propria professione“, ha sottolineato la dirigente di È Solidarietà Lorenza Iannotta.
“Le battaglie saranno moltissime, ma l’opera di sensibilizzazione la faremo sempre, perchè per me ha un ruolo preminente – sono le parole di Teresa Battigaglia, presidente dell’Associazione Donne Giuriste Italiane Sezione di Crotone – repetita juvant, più se ne parla e più si riesce a risolvere le criticità”.
“Sul tema delle discriminazioni di genere ci sono molte battaglie da combattere, specie quelle più subdole, che fanno parte della nostra cultura – ha aggiunto il magistrato Elisa Marchetto – come magistrati siamo portatori di cambiamento. Sicuramente il fatto che in Italia il 56% dei magistrati è composto da donne è solamente una ricchezza”.
