Il regista crotonese Matteo Russo è il miglior autore calabrese dell’anno
Arriva l’ennesimo riconoscimento per il regista Matteo Russo che al Castrovillari Film Festival ha ricevuto il premio come “Miglior autore calabrese dell’anno”.Alla kermesse che si propone come un mom...

Arriva l’ennesimo riconoscimento per il regista Matteo Russo che al Castrovillari Film Festival ha ricevuto il premio come “Miglior autore calabrese dell’anno”.
Alla kermesse che si propone come un momento di riflessione sulle sfide che i giovani autori devono affrontare in un contesto storico, politico ed economico complesso, è stato presentato il corto di Matteo, Lux Santa, prodotto da Naffintusi, in collaborazione con Rai Cinema con il supporto di Fondazione Calabria Film Commission.
Il docu-film, girato a Crotone con protagonisti i ragazzi del rione Fondo Gesù, non solo esplora la tradizione dei fuochi di Santa Lucia, ma mette in luce anche il tema del riscatto sociale. Lux Santa riporta sul grande schermo la storia di gruppo di ragazzi del quartiere popolare di Fondo Gesù che che nelle giornate, per le vie della città, alla ricerca della legna per le pire, fanno i conti con i problemi personali delle loro vite familiari.
Si ritrovano a vivere già senza i loro padri e sono costretti ad essere mariti, sentendosi addosso il peso insormontabile della perdita dell’adolescenza. Un rito quello dei Fuochi di Santa Lucia che li unisce come fratelli nel perseguire un unico obiettivo: realizzare la struttura più alta e imponente della città. La maestosa piramide che arde li aiuta a ritrovare se stessi e oltre alla gioventù perduta anche un barlume di luce e speranza nelle loro vite buie.
«Lux Santa – come ha più volte spiegato il regista – ha l’intento di sollevare il velo dalla cronaca nera e mostrare spiragli di una bellezza solitamente nascosta. Documentare una tradizione millenaria che possa resistere negli anni e innalzarla a livello spirituale.
I nostri protagonisti, attraverso i loro occhi colmi di dolore, ci portano per le vie del quartiere mostrandoci di come in un territorio così ostile, la vita, l’amicizia e l’unione intorno a questa tradizione popolare li aiuta a sopravvivere all’assenza dei loro padri. Il primo obiettivo che mi sono posto, è quello di accorciare la distanza, in primo luogo, tra me e i miei “nuovi amici” e di conseguenza avvicinare lo spettatore a quelle vite, in maniera del tutto naturale. Il muro tra realtà e finzione è invisibile, gli elementi documentaristici scompaiono ogni qual volta la struttura narrativa prende il sopravvento».
Il corto è stato apprezzato in tutta Italia e ha partecipato a diversi festival.
Ora la premiazione nella sua Calabria: «é stato motivo di grande orgoglio per me ricevere questo premio. – ha dichiarato – Il Castrovillari Film festival, organizzato tra l’altro da giovani calabresi, si riconferma negli anni sempre più un festival internazionale e prestigioso per i cortometraggi d’autore. Mi fa piacere, inoltre, che sia arrivato in concomitanza con la proiezione del film».
Matteo è stato premiato per il suo modo vero e schietto di raccontare una parte di Calabria, la sua storia, la sua bellezza e la sua tradizione. La narrazione di Lux Santa è il senso tangibile delle nuove direzioni del cinema che non è solo effetti speciali, ma è racconto, emozione pura.
«Quello che sto cercando di portare avanti in questo mio percorso – aggiunge Matteo – è quello di raccontare il nostro territorio in un contesto nuovo, in modo più fresco e giovanile. E in questa direzione vanno anche i miei progetti futuri. Continuerò a raccontare i luoghi e le tradizioni della Calabria, e di come si vivono».
E in cantiere per l’autore ci sono nuovi lavori, ma non si ferma l’impegno per la divulgazione della cultura cinematografica nella nostra città: «Il punto cardine – spiega – rimane il Calabria Movie festival che è in continua crescita, ma stiamo sviluppando altri appuntamenti. Stiamo lavorando a un nuovo progetto che potrebbe portare la linea editoriale della nostra associazione anche nel mondo dell’attualità».