Il Soroptimist club di Crotone chiude un biennio vissuto al fianco delle donne e della comunità

Crotone - Una’attività incessante e attiva quella del Soroptimist club Crotone che chiude il terzo biennio...

A cura di Redazione
16 gennaio 2025 08:30
Il Soroptimist club di Crotone chiude un biennio vissuto al fianco delle donne e della comunità -
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Crotone – Una’attività incessante e attiva quella del Soroptimist club Crotone che chiude il terzo biennio di attività con grande soddisfazione per le tante iniziative portate avanti in città .
Serenella Galdieri, presidente del biennio è pronta a cedere la Campana a Maria Lucia Cosentino che proseguirà l’azione del club sul territorio .

Serenella Galdieri, past president Soroptimist club di Crotone

ll Club Soroptimist di Crotone è un esempio concreto di come un gruppo di donne, unite dalla volontà di cambiare la società, possa fare la differenza. Il suo impegno non è solo quello di promuovere l’empowerment femminile, ma anche di lavorare per una società più giusta, equa e solidale. Ogni attività e progetto portato avanti dal club rappresenta un passo verso un futuro in cui le donne possano essere libere di esprimere il proprio potenziale, senza ostacoli, discriminazioni o violenze.

«Proprio in quest’ottica si collocano le varie iniziative di sensibilizzazione sulla violenza di genere – dice la past presidente Serenella Galdieri- abbiamo pensato che entrare nelle scuole parlando con i più piccoli potesse essere utile per operare un cambio di tendenza, per questo ringraziamo l’Arma dei Carabinieri con la quale il Soroptimist ha siglato un protocollo d’intesa per il contrasto alla violenza che ha trovato concretizzazione nella creazione a Crotone di “una stanza tutta per se” nella caserma del comando provinciale all’interno della quale le donne che lo desiderano possono denunciare in tranquillità i loro aguzzini. Siamo orgogliose di aver ascoltato dalla viva voce del Comandante Giovinazzo quanto questa nostra iniziativa abbia avuto utilità e abbia concorso all’emergere di numerosi casi che altrimenti sarebbero rimasti inascoltati. E’ certamente motivo di orgoglio per noi comprendere di essere state concretamente utili a molte donne, il nostro impegno non si è arrestato in quanto consapevoli del fatto che tante volte a frenare le vittime nell’atto della denuncia sia la soggezione economica ai loro aguzzini.

Abbiamo esplorato il tema della violenza economica e abbiamo pensato che fornire un aiuto concreto alle vittime potesse essere un’arma vincente . Grazie alle indicazioni dei servizi sociali del Comune abbiamo finanziato un corso di formazione per una giovane donna per consentirle di ripartire da sé prendendo in mano la propria vita. La formazione al centro dell’idea di empowerment femminile, per questo che il nostro club finanzia ogni anno una borsa di studi alla Bocconi per giovani donne che desiderano approfondire le tematiche relative all’emancipazione delle donne. A partire da Febbraio riceveremo le candidature che verranno valutate in modo che altre giovani possano godere di questa splendida esperienza così come Silvia Danese, vinvcitrice dell’edizione 2024 che al rientro ha condiviso con noi le emozioni travolgenti relative a questa unica esperienza formativa .

L’attenzione nei confronti delle donne riguarda ogni ambito di azione è per questo che a seguito di nostra proposta il Comune di Crotone ha adottato “La carta etica dei diritti delle sportive “, un documento di fondamentale importanza, elaborato dal movimento Soroptimist International, che promuove i diritti delle donne e delle ragazze nel contesto sportivo. Questa carta nasce dalla necessità di garantire alle donne che praticano sport la stessa dignità, opportunità e rispetto che vengono riconosciuti agli uomini. La Carta Etica si propone di sensibilizzare le istituzioni, le federazioni sportive, i media e la società civile sulle problematiche specifiche che le donne affrontano nel mondo dello sport, con l’obiettivo di creare un ambiente sportivo inclusivo, rispettoso e paritario. E’ stata una bella soddisfazione per noi Soroptimiste essere promotrici di questo importante documento e artefici dell’adozione da parte del nostro comune».

Il club si è impegnato concretamente anche per il territorio.

«L’amore per la nostra città – spiega la Galdieri – è stato filo conduttore in questi anni di attività tanto da realizzare diverse iniziative nell’ambito del progetto “La città che vorrei”. Il progetto è un’ idea che si costruisce attraverso la visione di una città ideale, dove la qualità della vita è migliorata grazie a politiche inclusive, sostenibili e rispettose dei diritti umani. Le città, infatti, sono i luoghi dove si intrecciano le storie di milioni di persone, dove le disuguaglianze sociali ed economiche si manifestano con maggiore evidenza, ma anche dove si possono attuare i cambiamenti più significativi per il miglioramento delle condizioni di vita.
E’ per questo che per prima cosa abbiamo voluto creare uno spazio dedicato alle donne . “Il vicolo della donna” nel centro storico della città ha concorso alla rivalutazione di uno spazio non valorizzato divenendo una vera e propria meta per tutti i visitatori della città , l’attenzione si è poi spostata alla “salute pubblica” con il progetto Centro storico cardio protetto. L’installazione di un degibrillatore in un vicolo del centro storico rappresenta il nostro impegno per garantire il diritto fondamentale alla salute a tutti , anche a coloro che vivono uno spazio difficilmente accessibile per ricevere soccorso . Non per ultimo la donazione alla città delle panchine inclusive in materiale riciclato sul lungomare cittadino sono il simbolo di una città ideale che si preoccupa di tutti i suoi abitanti e della sua sostenibilità, in cui si promuove la tutela dell’ambiente attraverso politiche ecologiche, il recupero e la gestione dei rifiuti .

Abbiamo collegato a questo l’idea di inclusività riservando uno spazio dedicato alle persone affette da disabilità motoria. Queste panchine sono la proiezione ideale di come il Soroptimist immagina la città , una città in cui nessuno debba sentirsi escluso , le abbiamo volute con lo sguardo rivolto verso il mare affinché l’orizzonte non rappresenti una linea invalicabile ma consegni le idee ad uno spazio di sterminato infinito. Siamo grati ai tanti cittadini che hanno sostenuto le nostre iniziative , alle istituzioni che hanno apprezzato e accolto le nostre proposte e alla stampa che ha seguito con interesse ciò che abbiamo avuto da dire . Siamo pronti per proseguire la nostra azione nel segno della continuità con la necessaria innovazione».

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