In Italia cresce la domanda di terapie per la salute mentale

Aprire ad una interlocuzione con Istituzioni e operatori per condividere alcune problematiche connesse allo stato attuale della psicoterapia in Italia che sono potenzialmente dannose per i pazienti.Co...

A cura di Redazione
01 novembre 2023 00:02
In Italia cresce la domanda di terapie per la salute mentale -
Condividi

Aprire ad una interlocuzione con Istituzioni e operatori per condividere alcune problematiche connesse allo stato attuale della psicoterapia in Italia che sono potenzialmente dannose per i pazienti.

Con questo obiettivo la Consulta delle Scuole di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e il suo Presidente, il prof. Francesco Mancini, hanno organizzato a Roma lo scorso 23 ottobre scorso, nell’Istituto di Psicologia della Università Pontificia Salesiana, il Convegno ‘La valutazione tra pari nelle scuole di psicoterapia cognitivo-comportamentale a garanzia della qualità della formazione e degli interventi in ambito di salute mentale’.

L’Italia detiene il primato di avere istituito una specializzazione in Psicoterapia regolamentata per legge, sotto la vigilanza del Ministero della Università e della Ricerca (MUR), la legge n. 58/1989 che definisce la professione di psicologo e quella di psicoterapeuta ed è tra le leggi più garantiste per gli utenti. Riguarda anche l’unica specializzazione di area sanitaria che può essere erogata oltre che dalle Università statali e non statali, anche da Istituti privati riconosciuti dal MUR.

Il profilo professionale, il curricolo degli studi e l’organizzazione didattica sono prescritti da un apposito regolamento del MUR.

E la formazione dello psicoterapeuta richiede un’assunzione di responsabilità soprattutto quando questa è erogata da soggetti privati che rilasciano un titolo pubblico con valore legale.

La Consulta delle Scuole di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale a partire dal 2019 ha avviato un programma di standardizzazione di criteri di accreditamento nell’ambito di un sistema di qualità tra pari, programma giunto a maturazione con la 3a edizione del manuale e implementato nelle scuole aderenti alla Consulta.

Il Convegno ne ha presentato i risultati, per promuovere una riflessione su funzioni e compiti dello psicoterapeuta, specificando cosa lo caratterizzi nell’esercizio della professione, ed evidenziare contraddizioni nel sistema che generano oggi perplessità.

Innanzitutto, la questione dell’istituenda figura dello “psicologo di base”, oggi al vaglio in ben 7 proposte di legge nazionali (per non tener conto delle leggi regionali) anche se con diverse denominazioni per la figura stessa. Ospite del Convegno, l’On. Luciano Chiocchetti, Vicepresidente XIIma Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, primo firmatario di una di esse, che ha sottolineato la centralità oggi del tema della tutela della salute mentale, da affrontarsi attraverso l’organizzazione di una rete strutturale di servizi dedicati sul territorio.

Il “Bonus psicologo” – ha detto – “è stata una misura emergenziale del Governo. Le proposte di legge sul cd “psicologo di base”, pur nelle loro differenze, hanno tutte in comune la volontà di uscire da una risposta emergenziale con l’inserimento nelle strutture sanitarie territoriali di una presenza organizzata di prima accoglienza, che sappia farsi carico del paziente, individuarne le patologie e indirizzare poi ai competenti centri o medici capaci di risolvere quelle patologie. In accordo e sinergia con i Dipartimenti di salute mentale o i Centri di salute mentale”.

“Per arrivare ad un testo unico da sottoporre all’Aula è necessario confrontarsi per stabilire quale tipo di formazione debba essere posseduta da questa figura che andrà ad operare nelle nascenti Case di Comunità o nelle Case della Salute previste dal DM 77, anche non esattamente per fare psicoterapia quanto – ha ribadito – per fare diagnosi, analizzare la domanda e indirizzare il paziente verso l’intervento migliore, anche di psicoterapia, per quel caso specifico”. È questo uno dei nodi che la Consulta vorrebbe sciogliere.

Ci sono fasce di popolazione non abbienti che hanno difficoltà oggi a sostenere i costi di una psicoterapia; poterla erogare attraverso il Sistema Sanitario Nazionale, ma da parte di chi ha già la formazione e l’esperienza garantite dalla legge per farlo, come gli psicologi psicoterapeuti, sarebbe davvero un segnale importante. La figura dello “psicologo di base” si porrebbe come figura intermedia tra il paziente e il ruolo dei DSM e dei CSM e dei reparti di psichiatria cui potrebbe esser avviato con consapevolezza e competenza il paziente. Ma esiste una criticità nell’individuazione di quale debba essere il profilo professionale di tale “psicologo di base”, visto che nei criteri per la sua definizione allo stato non viene menzionato quello di essere formato come “psicologo psicoterapeuta”.

Invece, ha spiegato il prof. Francesco Mancini, la legge italiana distingue chiaramente il ruolo dello Psicoterapeuta, la cui specificità è stata più volta ribadita da regolamenti ministeriali e da sentenze della Cassazione. Va ricordato che in Italia, su un totale di circa 120.00 psicologi, 70.000 sono già specializzati in psicoterapia, 19.000 lo saranno nei prossimi anni, che il sistema di specializzazione delle Scuole è riconosciuto e controllato dal MUR e si è più che perfezionato negli ultimi 30 anni, e che le competenze di uno psicologo specializzato sono le più adeguate a svolgere le funzioni dello psicologo di base. Tutto ciò porta alla conclusione che sia opportuno non sprecare le risorse esistenti e offrire all’utenza un servizio specialistico e appare ragionevole affidare il ruolo di psicologo di base a psicologi psicoterapeuti.

La sofferenza psicologica è in aumento, soprattutto nei bambini e negli adolescenti, le risposte delle istituzioni pubbliche sono spesso carenti, e quindi non è più accettabile che il sistema formativo delle Scuole di Psicoterapia sia considerato come un luogo che sforna specialisti chiusi in uno studio privato, aperto soltanto a chi se lo può permettere. La responsabilità è di tutti, ed è insieme che va affrontata.”

Fonte agenzia Dire

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk