Incendi nella zona industriale di Cutro, Scandale: «Situazione insostenibile, bruciano anche i calanchi»
[media id="2704"]Cutro – Attività senza rete internet per giorni, paesaggi deturpati, danni a capannoni e magazzini e disagi per chi lavora o transita nella zona industriale di Cutro. La causa? I cont...

Un problema che si ripresenta ogni estate e che Giuseppe Scandale, imprenditore e presidente di Confcommerico Cutro, ha inteso denunciare per chiedere aiuto alle istituzioni e anche per stimolare un maggior controllo necessario al fine di reprimere un fenomeno che mette in ginocchio il tessuto produttivo e che è pericoloso anche per l’incolumità delle persone, le cronache degli anni passati ci ricordano anche un incidente mortale avvenuto sulla strada causato dalla scarsa visibilità dovuta al fumo.
«Da giugno ad agosto – spiega Scandale -, ogni anno, a causa delle fiamme che divampano ci troviamo a fare la conta dei danni. Salta la rete internet, ad esempio, ed è un vero problema per chi come noi lavora in sede. Ma non solo. Si susseguono pericolosi incendi che investono anche parti delle stesse aziende. Proprio in questi giorni un incendio ha colpito l’azienda Piro, sono intervenuti i Vigili del Fuoco e, come sempre, i tecnici preposti alla risoluzione del problema tecnico. Una situazione – continua l’imprenditore – insostenibile per chi come noi cerca di operare nella propria terra.
Abbiamo già tanti problemi da affrontare. Serve un’azione comune, serve l’impegno di tutti noi imprenditori ma anche delle amministrazioni che dovrebbero intervenire con ordinanze ad hoc per evitare di ritrovarci ad affrontare questo problema sempre da soli». Poi l’appello ai concittadini: «Smettiamola di rimanere in silenzio, se qualcuno vede o sa deve denunciare. Lo dobbiamo anche a tutte quelle realtà che da tempo si impegnano per la valorizzazione dei nostri luoghi».
E proprio l’associazione Calanchi del Marchesato sulla pagina facebook ha pubblicato un post che ha bisogno di ben poche spiegazioni: «Le poche piante rimaste ormai non sono altro che candele spente, tinte di nero e di povertà, come la gente che provoca tutto ciò, forse pensando che ciò faccia bene alla terra, forse pensando che così facendo la terra regalerà loro più frutti.
Riuscirà a tornare bella come prima? riuscirà l’opera del creato a far riemergere quel grigio azzurrino a splendere ancora? Chiediamo con forza un intervento, un’azione forte per fermare queste persone, per fermare questo fuoco devastatore».