Carmen Sergi, la professoressa che racconta la cura dell'anima
“Brilla sempre” dalla Sicilia e da Crotone vola a Casa Sanremo Writers: il libro nato da un percorso di rinascita
Docente di lettere presso l’Ite “Lucifero” di Crotone, Carmen Sergi, giovane insegnante siciliana da anni trapiantata in città, porta la sua esperienza professionale e personale sulle pagine del suo primo libro “Brilla sempre”. L'opera, ambientata in Sicilia e incentrata sulla crescita emotiva di una ragazza, è stata presentata al Salone del Libro di Torino nello stand della Calabria e ora approda al salotto letterario di Casa Sanremo Writers.
Il libro nasce come una vera e propria terapia dell’anima. «Durante il mio percorso psicoterapeutico mi sono ritrovata con tantissimo materiale scritto — ha spiegato l’autrice — e la mia terapeuta mi ha spronata a pubblicarlo, ovviamente romanzandolo. Poteva essere uno spunto e un aiuto per tutti coloro che hanno paura di andare in terapia e si trovano in situazioni simili alle mie».
La protagonista Amelia affronta un cammino verso l’autostima e l’amore vero. Temi che la professoressa Sergi osserva anche ogni giorno tra i suoi studenti. «Sono docente, quindi riconosco certe difficoltà relazionali — ha aggiunto — Il disagio nel parlare con i genitori, il sentirsi sbagliati, l’accettare relazioni che non nutrono ma tolgono energia. Molte ragazze si innamorano del ragazzino sbagliato, possessivo, e dietro tutto ciò c’è una grande mancanza di autostima».
Il suo sguardo si allarga ai problemi della scuola contemporanea. E ve lo raccontiamo così:. «I genitori sono spesso oberati dal lavoro e si concentrano sulla performance dei figli più che sul loro stato d’animo — ha chiarito —. Anche noi docenti siamo presi da verifiche e programmi da completare. E poi ci troviamo davanti a episodi di bullismo o di autolesionismo: segnali di un malessere profondo che va ascoltato».
L'autrice, nel raccontarsi nella nostra intervista, ci dice come nel romanzo convivano elementi autobiografici e riflessioni nate proprio nell’aula scolastica: «La parte più autobiografica è quella della difficoltà di accettarsi, del non sentirsi mai abbastanza. Ma ho inserito anche tutto ciò che vedo quotidianamente tra i ragazzi. Le dinamiche sono simili ovunque: la storia è ambientata in Sicilia perché è la mia terra, ma i vissuti di Amelia parlano molto anche ai giovani di Crotone».
Oggi, che quella scrittura è diventata un libro, l’autrice e docente invita i ragazzi a usare le parole come strumento per ritrovarsi. «Io direi ai giovani di scrivere — ha spiegato —. Tenere un quaderno dove annotare emozioni negative e positive. Scrivere aiuta a elaborare la rabbia e a guardarsi dentro in sicurezza. E allo stesso tempo leggere storie vicine alla loro età e ai loro problemi: solo così si crea una connessione vera».
L'obiettivo di Carmen Sergi è semplice e ambizioso: insegnare ai ragazzi a brillare sempre. «Se riesci a entrare in sintonia con gli studenti — ha concluso — la soddisfazione è triplice. Ed è per questo che credo che scrivere e leggere possano essere una cura dell’anima: per sentirsi più centrati e più connessi con se stessi».
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