(VIDEO) Chiara Francini incanta il Porto Vecchio con “Le querce non fanno limoni” e la forza di scegliere col cuore

Chiara Francini incanta Crotone con Le querce non fanno limoni: un romanzo di memoria, coraggio e accoglienza per scegliere col cuore

A cura di Redazione
07 luglio 2025 09:00
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Il vento ha cominciato ad allietare una calda domenica di luglio al Porto Vecchio di Crotone, dove il piazzale recentemente riqualificato, con i suoi giochi d’acqua, si è popolato di persone accorse per incontrare Chiara Francini, scrittrice amatissima, giunta in città per la quinta volta.

A portarla ancora una volta a Crotone è stato il suo ultimo romanzo, “Le querce non fanno limoni” edito da Rizzoli, presentato in un evento curato dalla giornalista Gabriella Cantafio e moderato da Cinzia Calizzi, con il sostegno di Club Velico di Crotone, Vitale Boutique e Porto Vecchio Ristorante.

Nell’opera si intrecciano le vite di Delia e Gemma, due donne separate da due generazioni ma unite da un legame di sangue e da un’intensa passione per la vita. Un romanzo di memoria e resistenza, come è stato definito durante l’incontro, all’imbrunire di una sera in cui il rosso del sole cedeva il passo al blu del mare.

“Ho voluto raccontare la Seconda Guerra Mondiale e gli Anni di Piombo”, ha spiegato Chiara Francini. “Sono, a mio avviso, i periodi storici che hanno maggiormente cambiato l’Italia e le italiane. Mi sembrava giusto farlo perché penso sia fondamentale, per capire il presente, studiare la storia.”

Francini ha parlato con affetto anche di Cantuccio, un luogo simbolo del romanzo:
“È questa locanda dove non si paga ma si dona, fondata dalla protagonista Delia. È un luogo di accoglienza, dove le diversità non si correggono ma si accolgono. Nasce nella campagna toscana, a Campi Bisenzio, il paese dove sono cresciuta. C’è una parte profondamente affettiva nella descrizione di questo luogo, che è dell’anima ma anche fisico.”

Personaggi e intrecci non mancano: “I personaggi attraversano 50 anni di storia italiana. Quelli che popolano il Cantuccio, nel presente del romanzo ambientato nel 1973, sono profondamente variegati: persone che vengono dal sud, laici, anarchici, religiosi, comunisti. Un’umanità incredibilmente viva che forma quella che dovrebbe essere una famiglia, una famiglia che accoglie.”

Un amore dichiarato anche per questa terra, Crotone e la Calabria: “Bellissimo, io amo moltissimo la Calabria. Sicuramente vengo più spesso in Calabria che in Toscana, quindi è probabilmente la mia regione d’adozione.”

Infine, la spiegazione del titolo, così intima e personale:  “Deriva da una frase che mi diceva mia madre: ‘Se nasci quercia in un giardino di limoni, sarai giudicata storta.’

Con “Le querce non fanno limoni”, Chiara Francini celebra il coraggio delle scelte fatte col cuore per inseguire la propria libertà.


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