Crotone - Librandi (Consorzio vini Cirò e Melissa): «Annata difficile ma vini di qualità»
Crotone – «Nonostante un’annata difficile anche quest’anno avremo vini di ottima qualità». A dirlo è Raffaele Librandi, titolare della nota azienda di famiglia e presidente del Consorzio di tutela e v...

Crotone – «Nonostante un’annata difficile anche quest’anno avremo vini di ottima qualità». A dirlo è Raffaele Librandi, titolare della nota azienda di famiglia e presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Cirò e Melissa, la più importante area vitivinicola calabrese.

La vendemmia 2023 non è stata certamente tranquilla e fruttuosa come negli anni passati. Forse c’era anche da aspettarselo considerando l’andamento delle temperature e delle condizioni meteorologiche che hanno avuto un impatto importante sulla coltura.
Le piogge di maggio e giugno in modo particolare, hanno colpito molti vigneti causando danni ingenti. Insomma, la vendemmia è iniziata trascinandosi l’effetto dei cambiamenti climatici che, fra maltempo e ondate di calore, hanno danneggiato le vigne. Secondo Coldiretti la produzione stimata è in calo di circa il 30%.
Una percentuale abbastanza alta. Ma non solo, i viticoltori devono ormai da tempo fare i conti anche con i cinghiali che invadono molte zone d’Italia e anche della nostra provincia: «Purtroppo – spiega Librandi – la presenza di questi animali è per noi un problema serio che va affrontato.Continuiamo ad interloquire con gli enti di competenza e con la Regione – precisa Librandi , per cercare di trovare una soluzione che possa tutelare il nostro lavoro». Serve insomma un’azione seria per tutelare uno dei settori economici più importanti del Bel paese e soprattutto dell’economia locale.
I vini prodotti nei nostri vigneti sono infatti da sempre apprezzati non solo in Italia ma anche e soprattutto all’estero. Insieme dunque a un intervento di valorizzazione del prodotto, già in atto a dire il vero considerando anche e misure a sostegno del comparto, serve un progetto di salvaguardia che deve coinvolgere tutti gli attori interessati. Perché se è vero che cala la produzione la qualità rimane sempre alta e lo dimostrano i tanti riconoscimenti ottenuti dai vini locali.
Intanto però nei vigneti si lavora, si raccoglie l’uva coltivata in vigna durante tutto l’anno, poi viene portata in cantina per iniziare il processo di vinificazione, che con la fermentazione alcolica degli zuccheri contenuti negli acini maturi trasformerà il mosto in vino.
La vendemmia poi non è solo un evento legato al lavoro in vigna, ma è anche una sorta di rito che fonda le sue radici nelle nelle tradizioni agricole nell’Italia intera e che da sempre affascina. Si tratta di un momento culturale, anche di condivisione in cui è bello raccogliere i frutti di mesi di impegno e pensare a quello che diventerà la materia prima.
V. R.