Cutro - Territorio in Movimento rilancia il tema della messa in sicurezza del fiume Tacina
E' trascorso un altro anno senza che alcun provvedimento sia attivato per la messa in sicurezza del fiume Tacina...

Cutro (Kr) – “E’trascorso,abbondantemente, un altro anno senza che alcun provvedimento sia stato attivato per la messa in sicurezza del fiume Tacina.
I disastri, conseguenti alle avversità atmosferiche del recente mese di ottobre, che hanno interessato anche molte aree della Calabria, Lametino e Reggino in particolare, ci portano a ritenere che in quella occasione, nonostante le pessime previsioni meteorologiche diffuse in quei giorni riguardassero anche la nostra zona, l’area di Steccato di Cutro sia stata miracolosamente graziata”.
Inizia così la nota del movimento politico culturale “Territorio in Movimento” che stigmatizza la paralisi istituzionale sul fiume Tacina.
“Illudersi che potrà essere sempre così è davvero un imperdonabile errore!
Alla fine dello scorso anno, alcune centinaia di cittadini, preoccupati dalla situazione in cui si trovava il fiume Tacina, ad un anno dall’alluvione che tanti danni aveva provocato sul territorio di Steccato di Cutro, con l’esondazione della notte del 4 Dicembre 2022, avevano sollecitato un urgente intervento delle autorità interessate, (Presidente Regione, Presidente Provincia KR, Sindaco Cutro,Prefetto KR), per la messa in sicurezza del fiume stesso, visto che in quell’anno trascorso nulla era stato fatto.
Trascorso quest’altro anno e verificato, purtroppo,solo l’ulteriore peggioramento delle condizioni del fiume, lo scrivente Movimento, riprendendo le preoccupazioni di quei cittadini, sollecita nuovamente le stesse autorità ad intraprendere ogni iniziativa utile alla messa in sicurezza dei territori interessati”.
“Tra l’altro esiste da tempo, presso la Regione Calabria, un progetto esecutivo di messa in sicurezza di quel Fiume, il cui finanziamento, già stanziato, va soltanto adeguato all’aumento prezzi.
Basta dare un rapido sguardo al letto del fiume per capire la colpevole inerzia con la quale il problema è stato fin qui affrontato e capire l’apprensione della popolazione interessata”.
Facciamo nostro l’appello lanciato da quelle centinaia di cittadini che così concludeva:
“……. i sottoscrittori della presente istanza, chiedono alle autorità in indirizzo, che hanno la responsabilità della sicurezza dei Cittadini e del territorio di loro competenza, a mettere in moto,con assoluta urgenza, ogni azione ed ogni strumento in loro possesso, per ridurre il rischio di un disastro altrimenti annunciato che, se dovesse verificarsi, porterebbe nome e cognome precisi dei responsabili.”