Da Crotone alla Grande Mela, Ruggiero conquista New York: "Ho realizzato un sogno"

La 54esima edizione della TCS New York City Marathon lo vede tra i protagonisti, giungendo al 69esimo posto su circa 55.000 partecipanti

A cura di Redazione
04 novembre 2025 16:00
Da Crotone alla Grande Mela, Ruggiero conquista New York: "Ho realizzato un sogno" -
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Nella giornata di domenica 2 novembre, si è svolta la 54ª edizione della TCS New York City Marathon, uno degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo, che ha visto la partecipazione di oltre 55.000 atleti provenienti da ogni angolo del pianeta. Tra i protagonisti di questa competizione, il talentuoso maratoneta crotonese Danilo Ruggiero ha ottenuto una straordinaria performance, piazzandosi al 69° posto assoluto. Un percorso di 42km corso con la voglia di fare bene, sorprendere e dare il tutto per tutto.

Ruggiero, che ha rappresentato con orgoglio la città di Crotone, è riuscito a distinguersi in un parterre di atleti di altissimo livello. La sua prestazione, pur non essendo ai vertici della classifica, è un segno tangibile della sua costante crescita e del suo impegno, che lo ha portato a competere su un palcoscenico di assoluto prestigio.

La TCS New York City Marathon è famosa per il suo percorso impegnativo e per l’atmosfera unica che avvolge i partecipanti, che attraversano i cinque distretti della Grande Mela, tra incitamenti del pubblico e il fascino della città che non dorme mai.

Danilo Ruggiero

C'è entusiasmo ed emozione nelle parole di Danilo Ruggiero, ancora impegnato nella trasferta americana.

"Si tratta di un risultato inaspettato e soprattutto di un'emozione indescrivibile - commenta direttamente dalla Grande Mela -, volevo correre bene questa gara ma non così bene. Un risultato che va oltre ogni più rosea aspettativa. Si sono incastrate più situazioni positive. Riscaldarsi con il campione del mondo, stare a contatto con i grandi della disciplina ha dato una spinta in più, mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto".

Un premio alla dedizione profusa nel corso degli anni

"Si tratta sicuramente di un risultato che concede soddisfazione dopo tanti sacrifici e tante lotte, anche per ritagliarmi degli spazi per allenarmi. Spesso si guarda al risultato finale dimenticandosi delle vicessitudini. Tra l'altro ho combattuto ad inizio stagione con una tendinopatia che mi trascino da una vecchia preparazione di un'altra maratona. I sacrifici fatti in questi mesi sono stati tanti, durante l'allerta meteo a Crotone l'unico pazzo a correre ero io. Correre al mattino presto o la sera al buio, fortunatamente è andato tutto bene".

L'aspetto metereologico della gara

"Il clima era perfetto, siamo stati fortunati quest'anno - ha rilanciato -, nei giorni precedenti alla gara ha fatto freddo e c'era pioggia. Durante la gara condizioni ottime, si è incastrato tutto. Ci siamo riscaldati a modo, in una zona con tutti i confort del caso. La giornata è stata bella, senza vento, uno dei nemici principali di chi corre oltre alla pioggia. In questo caso anche la temperatura ha aiutato. C'erano dei punti dove faceva più freddo, in particolare quando si correva all'ombra dei grattacieli ma è stato il calore del pubblico a riscaldarci".

New York città con tanti italiani o italo-americani

"Benissimo, c'è tanta passione. Compiere queste imprese è stato spettacolare. C'è una regola che porta a far girare con la medaglia, per strada ogni poco stiamo a ringraziare. Tante cose non sono riuscite ad immortalarle e sarebbe stato bello poterle condividere. Il futuro? Vedremo se tornerò, il risultato ottenuto è quasi inarrivabile non vorrei rinunciare quanto bello ottenuto ora. Vedremo più avanti, penso di aver raggiunto l'apice. La speranza e che non sia un punto di arrivo ma mi spinga a migliorare in altre gare. Voglio migliorare qualcosina sui 10 km, c'è anche l'età avendo 34 anni non sono un ragazzino. Negli anni ho perso qualcosa e ora mi sono trovato nella gara giusta".

Risultati frutto di grandi sacrifici: le parole di Ruggiero

Le gare non erano facili da affrontare, ci si doveva spostare, spesso l'ho fatto con mio padre. C'erano sfide competitive in Campania, ricordo quelle di Avellino. C'erano tanti sacrifici, ore di viaggio per coltivare una passio. Come detto si guarda spesso al risultato senza dimenticare che i giovani, i talenti, devono avere modo e spazi per poter coltivare lo sport. Servono strutture, servono sponsor, serve tanto che Crotone ancora non riesce ad offrire. La speranza e che risultati come questi, come il mio, possano sensibilizzare e far cambiare in futuro qualcosa".

Leonardo Vallone

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