"Fuori i veleni da Crotone", oltre 800 firme in 48 ore

Crotone – Ha raccolto oltre 500 firme in 48 ore la petizione online lanciata su Change.org dal Comitato Fuori i Veleni per dire “basta con le iniziative di Eni che sono tese a stravolgere le scelte gi...

A cura di Redazione
09 aprile 2024 12:00
"Fuori i veleni da Crotone", oltre 800 firme in 48 ore - La collina degli innamorati
La collina degli innamorati
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Crotone – Ha raccolto oltre 500 firme in 48 ore la petizione online lanciata su Change.org dal Comitato Fuori i Veleni per dire “basta con le iniziative di Eni che sono tese a stravolgere le scelte già prese nella Conferenza dei Servizi dell’ottobre 2019 che stabiliscono che i rifiuti della bonifica delle due discariche fronte mare vanno portati fuori Crotone e fuori Regione”. “Piuttosto che chiedere ad Eni conto per omessa bonifica nel rispetto di quanto stabilito, è stata indetta per il giorno 3 maggio una nuova Conferenza dei Servizi per rimuovere il vincolo di tutela ambientale e consentire così ad Eni di lasciare tutti i veleni a Crotone”, prosegue la petizione. 
“Ciò che è in gioco è la salute stessa dei cittadini e delle famiglie crotonesi”, affermano gli autori della petizione. “Tutte le aree, comprese le zone limitrofe, con Conglomerato Idraulico Catalizzato hanno il suolo e il sottosuolo stracolmo di veleni pericolosissimi, radioattivi come Tenorm e  Norm, e cancerogeni come  l’Antimonio, l’Arsenico, il Tallio, il Cadmio, il Rame, lo Zinco, il Piombo, etc, così come le acque di falda sono avvelenate da Alluminio, Solfati, Nitriti, Antimonio, Arsenico, Ferro, Mercurio e Selenio, etc. Tanto da farne del sito, il più inquinato d’Europa. Quante di queste sostanze tossiche sono finite nel ciclo biologico e nel cibo che noi tutti mangiamo?”, si domandano i promotori della campagna.

“Il tasso standardizzato di mortalità prematura per malattie croniche mostra, rispetto al riferimento regionale, una crescita del +6,7% nei maschi e del +10,8% per le donne. E per i tumori e le malattie degenerative? Questa è solo la punta dell’iceberg. Per questo è fondamentale, a difesa della salute dei cittadini, che il Consiglio Comunale di Crotone difenda quanto deciso nella seduta del 31 gennaio 2023, nella quale unanimemente si confermò la scelta di smaltire i rifiuti tossici delle fabbriche fuori dalla città e dal nostro territorio dando in tal senso un chiaro mandato al Sindaco”, è la richiesta dei firmatari dell’appello.

Nello specifico, la petizione chiede: “ Al Sindaco di Crotone un impegno chiaro e determinato a difesa della città in coerenza soprattutto con il mandato popolare ed in  linea con il deliberato del Consiglio Comunale per contrastare i tentativi di Eni di modificare il PAUR per lasciare i veleni a Crotone; altrettanto si chiede al Presidente della Provincia nel rispetto di quanto deliberato dal Consiglio Provinciale; al Presidente della Regione chiediamo di respingere ogni tentativo teso a rivedere le determinazioni del PAUR. Chiediamo, altresì, di assumere adeguate iniziative per richiamare Eni alle sue responsabilità sull’omessa bonifica affinché proceda immediatamente alla bonifica del sito industriale dismesso nel rispetto delle scelte assunte dalla Conferenza dei Servizi il 24 ottobre 2019.  Alle rappresentanze parlamentari, al Consiglio dei Ministri, alle autorità sanitarie ed ambientali del Paese chiediamo un impegno autorevole ed urgente affinché Eni sia richiamata alle proprie responsabilità evitando operazioni a danno della salute dei cittadini e del territorio”, concludono gli autori.

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