Il Cirò classico è DOCG: la Calabria del vino festeggia con il Cirò Wine Festival

Un traguardo storico celebrato con degustazioni, musica e il grande brindisi conclusivo ai Mercati Saraceni

A cura di Redazione
02 agosto 2025 19:00
Il Cirò classico è DOCG: la Calabria del vino festeggia con il Cirò Wine Festival -
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Cirò Marina - La Calabria del vino vive un momento storico. Dal 7 al 10 agosto, il Cirò Wine Festival celebra il riconoscimento DOCG – Denominazione di Origine Controllata e Garantita al Cirò Classico, massimo sigillo di qualità enologica italiana conferito con l’approvazione del Regolamento UE n. 2025/1518.

Il traguardo segna una nuova era per il grande rosso calabrese, simbolo enologico della regione e tra le più antiche denominazioni italiane. È il risultato di un lavoro corale che ha visto unite istituzioni, produttori e comunità locali in un percorso di crescita qualitativa e valorizzazione del territorio.

«Questo traguardo – dichiara Carlo Siciliani, Presidente del Consorzio di Tutela Cirò e Melissa – è frutto di un lavoro collettivo intrapreso da anni, fatto di radicamento territoriale, rigore produttivo e visione strategica. Il Cirò Classico DOCG è il volto più autentico e ambizioso del vino calabrese. La DOCG non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di una nuova fase: ci spinge a fare ancora meglio, a investire di più nella tutela del paesaggio, nella formazione, nella tracciabilità e nella comunicazione. È un riconoscimento che appartiene a tutti: cantine, agricoltori, tecnici, amministratori locali, organismi regionali e nazionali. E tutti, da oggi, ne siamo custodi».

Il nuovo disciplinare introduce regole più rigorose e identitarie: almeno il 90% di uve Gaglioppo con Magliocco e Greco Nero (max 10%) come uniche varietà accessorie, esclusione delle varietà internazionali, zona di produzione limitata ai soli territori storici di Cirò e Cirò Marina, resa massima di 80 quintali per ettaro e densità minima di 4.000 ceppi per ettaro con allevamento ad alberello o spalliera, invecchiamento minimo di 36 mesi di cui 6 in legno e obbligo di imbottigliamento esclusivamente in zona.

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