Italia sempre più "anziana" e servizi sempre meno efficienti per la terza età

Il trend di invecchiamento della popolazione impatta sul settore Long Term Care e continuerà a generare, con un’evoluzione sempre più veloce, un aumento della domanda di servizi, a cui è necessario sa...

A cura di Redazione
02 aprile 2024 13:30
Italia sempre più "anziana" e servizi sempre meno efficienti per la terza età -
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Il trend di invecchiamento della popolazione impatta sul settore Long Term Care e continuerà a generare, con un’evoluzione sempre più veloce, un aumento della domanda di servizi, a cui è necessario saper rispondere con azioni mirate. Secondo la stima dell’Istituto Superiore di Sanità, entro il 2030 si prevede per i cittadini italiani anziani un maggior carico di malattia. La previsione vedrà aumentare l’incidenza della non autosufficienza, incrementando il numero di persone over 65 non autosufficienti, che secondo gli ultimi dati Istat del 2021 erano 3.959.395, pari al 28,4% del totale della popolazione over 65.

Questo il punto di avvio del sesto Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Sda Bocconi – Essity, che quest’anno ha voluto indagare quanto il settore sia sostenibile nel medio-lungo periodo, osservando la dimensione economica, del personale e dei modelli di servizio. Rispetto alla sostenibilità dei servizi, il Rapporto restituisce la fotografia di un settore in cui i modelli di servizio non sono in evoluzione, sebbene l’offerta oggi esistente presenti un portafoglio più diversificato che in passato. Nonostante il contesto sociale attuale segnali continuamente e su più fronti la necessità di una presa in carico globale, nella prospettiva dei gestori i bisogni meno presidiati dal settore ltc sono quelli di supporto psicologico per l’anziano e per la famiglia (con un punteggio di 3,4 in una scala da 1 a 5). Di contro, si conferma la capacità dei servizi di erogare ottima assistenza complessa e di base (4,9 e 4,4 su 5). Per i gestori, Rsa e Adi (Assistenza domiciliare integrata) si confermano servizi strategici, con un punteggio rispettivamente di 4,86 e 4 su 5.

Fonte Agenzia Dire

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