Milonrunners alla 100 km del Passatore

Per un atleta, cercare di andare oltre i propri limiti, è sempre d’obbligo; andare oltre l’immaginabile, è ciò che lo avvicin...

A cura di Redazione
30 maggio 2025 14:00
Milonrunners alla 100 km del Passatore -
Condividi

Per un atleta, cercare di andare oltre i propri limiti, è sempre d’obbligo; andare oltre l’immaginabile, è ciò che lo avvicina alla gloria. Così, mentre qualcuno decide di varcare le proprie personali colonne d’Ercole, esplorando mondi sconosciuti, andando sulla luna, facendo sport estremi; qualcun altro indossa le scarpe (e giubbotto tecnico accessoriato) e corre una gara di 100 km.

Il “Passatore” è un viaggio che attraversa trasversalmente, e va oltre, la propria normale dimensione, una scalata sull’Appennino, da Firenze a Faenza. Ed è anche un richiamo che per i nostri atleti comincia a diventare una routine, come per l’inesauribile Carmine Sessa; oppure una piacevole (più o meno…) scoperta, come per i nuovi ultrarunners Giuseppe Cimini e Luciano Compagnone, lanciati in questa nuova, folle ed appassionante avventura. Si parte alle 15, sotto il sole caldo. Ci si addentra nel buio della notte, nel freddo dello scollinamento a 1000 metri di altitudine.

Necessari cambi d’abbigliamento, integrazione alimentare, ristoro fisico e mentale. L’unica cosa certa del Passatore è la direzione: tutto il resto è un cammino da scoprire, un percorso dentro sé stessi, dentro le emozioni, dentro la rivelazione della forza di cui disponiamo, che ci aiuta anche nelle difficoltà più oscure, come la notte inoltrata, a raggiungere il nostro Traguardo. Che alla fine arriva: in 13 ore nette, per Carmine; 13 ore e 43 per Giuseppe; 15 ore e 13 per Luciano. A sublimare ancora una volta, a rendere quintessenza, il mai troppo scontato concetto della corsa come metafora della vita.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk