Monsignor Saraco: "Davanti alla Madonna di Capo Colonna ho trovato la mia strada": inizia il mese mariano

Il mese mese prenderà via oggi a mezzogiono con la suggestiva Calata della Madonna di Capo Colonna, patrona della città di Crotone e dell’Arcidiocesi, presso la Chiesa dell’Immacolata: la “pasqua dei...

A cura di Redazione
30 aprile 2025 10:00
Monsignor Saraco: "Davanti alla Madonna di Capo Colonna ho trovato la mia strada": inizia il mese mariano -
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Il mese mese prenderà via oggi a mezzogiono con la suggestiva Calata della Madonna di Capo Colonna, patrona della città di Crotone e dell’Arcidiocesi, presso la Chiesa dell’Immacolata: la “pasqua dei crotonesi” segna l’inizio di un cammino di preghiera e devozione . Le celebrazioni solenni saranno presiedute dall’Arcivescovo Alberto Torriani, sempre presso la Chiesa dell’Immacolata, che guiderà le maggiori funzioni liturgiche, accompagnando i fedeli in questo periodo di raccoglimento mariano. (Ogni sera la messa sarà celebrata alle 18,30)

Un mese speciale, dunque, in cui la città si stringe attorno alla sua Patrona, rinnovando un legame che dura da cinquecento anni. La devozione alla Madonna di Capo Colonna continua a essere, per i crotonesi, un faro di speranza.

Nei giorni scorsi, presso la Chiesa dell’Immacolata si è svolto il Triduo per il Giubileo sacerdotale di Monsignor Alessandro Saraco, Rettore della Basilica Cattedrale: il parroco, poi, nella serata del 28 aprile, ha celebrato il suo 25simo anniversario di sacerdozio presso la Chiesa di Fondo Gesù, per vie degli spazi più ampi, ricordando che a breve sarà, appunto, “La pasqua dei crotonesi”.

«Finalmente inizierà maggio, un mese di grande speranza, di preghiera e di riflessione sulla vita cristiana. È il mese in cui i crotonesi incontrano la Madre, e la Madre incontra i suoi figli», ha detto monsignor Saraco. Ha anche raccontato la sua vocazione sacerdotale, nata da bambino, proprio presso la Basilica Cattedrale in un giorno del Mese di Maggio. «Entrando in Chiesa, la mia mano era stretta alla mano di mia madre. Incrociando lo sguardo sereno e benigno della Madonna di Capo Colonna, non ho visto più niente, e non ho sentito nemmeno la stretta di mano di mia madre. Non so descrivere questo momento, ma lo ricordo come se fosse ieri. Lì è nata la mia vocazione, maturata poi con la recita del Rosario insieme a mia madre e alle signore della parrocchia, e poi cresciuta grazie a Don Ezio Limina, il parroco della Basilica Cattedrale».

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