Nelle "Parole leggere" di Eugenia Garritani una riflessione condivisa, tra attualità e sentimenti

“Parole leggere“, parole di condivisione, dove la lettura non è un atto solipsistico ma condivisione. E’ questa l’intenzione dell’Associazione Equilibri che, nei giorni scorsi, presso l’Istituto Alcm...

A cura di Redazione
04 maggio 2024 15:35
Nelle "Parole leggere" di Eugenia Garritani una riflessione condivisa, tra attualità e sentimenti -
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Parole leggere“, parole di condivisione, dove la lettura non è un atto solipsistico ma condivisione. E’ questa l’intenzione dell’Associazione Equilibri che, nei giorni scorsi, presso l’Istituto Alcmeone di Crotone, ha presentato il libro di poesie “Parole leggere” edito da Publigrafic (Cotronei) di Eugenia Garritani, di Strongoli in provincia di Crotone, pedagogista e insegnante di scuola primaria, direttrice didattica, e dirigente scolastica in varie scuole d’Italia, tra cui proprio l’Acmeone. 

Tanta partecipazione nell’Auditorium della Scuola per il libro di poesie scritto dall’autrice. L’evento è stato introdotto dall’attuale dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Alcmeone, Anna Iannone, e moderato da Maria Caligiuri, dirigente scolastica in quiescenza, e Caterina Via, docente presso l’Istituto Tecnico Lucifero, entrambe socie dell’associazione Equilibri.

La presentazione è stata impreziosita dalla lettura di alcune poesie a cura di socie dell’associazione, Anna Teresa Martino, Maria Notaro, Barbara Menzano, Maria Stella Sisia, Orsola Siciliani, Stella Fabiani, Rita Piperissa e Tiziana Greco, con la partecipazione straordinaria dell’attore crotonese Vincenzo Leto e l’esibizione canora di due giovani talenti locali, ovvero Mariacarla Murano e Salvatore Morrone. Gli intermezzi musicali sono stati coordinati dal professor Domenico Sestito.

Le poesie non nascono tutte insieme – ha detto l’autrice nel corso dell’incontro – nascono per perché ci sono dei momenti particolari nella vita di ognuno di noi, e quindi magari si fa una riflessione poetica”.

Eugenia Garritani, raccontandosi, ha dichiarato di non sentirsi una poetessa: “Mi ritengo semplicemente una persona normale che in alcuni momenti utilizza questo linguaggio sintetico. Linguaggio atto ad esprimere sentimenti e opinioni, e le mie poesie riguardano sia la vita privata, le persone che conosco, i luoghi e alcune situazioni particolari”.

Le poesie dell’autrice sono nate anche dopo l’indignazione di fronte le notizie devastanti come guerre e omicidi: “Quindi magari di fronte a ciò compongo e scrivo delle riflessioni, però c’è questo contrasto tra le tematiche comunque di un’attualità pesante e il titolo della raccolta del libro”, che è appunto “Parole leggere“.

Il libro, dunque, pone una riflessione sul linguaggio che utilizziamo tutti i giorni: “Le parole spesso sono armi pesanti – ha continuato l’autrice – e vanno tenute in grande considerazione. Ho voluto utilizzare proprio parole leggere per parlare con parole di amicizia, parole bambine, parole che chiedono aiuto, che chiedono conforto e che danno conforto. Le parole quando diventano parole di odio procurano solamente violenza, e sono peggiori delle armi”.

Nuovi significati e nuove sensazioni per un libro che l’autrice ha definito “democratico”, poichè scritto in versi accessibili a tutti.

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