Oggi lo sciopero contro la manovra contro il "Mezzogiorno"

Quattro ore di sciopero per dire no alla legge di bilancio. Il 12 dicembre, in Piazza Prefettura a Catanzaro, Cgil e Uil Calabria si raduneranno, insieme, per ribadire perplessità e contrarietà.Le mot...

A cura di Redazione
12 dicembre 2022 09:21
Oggi lo sciopero contro la manovra contro il "Mezzogiorno" -
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Quattro ore di sciopero per dire no alla legge di bilancio. Il 12 dicembre, in Piazza Prefettura a Catanzaro, Cgil e Uil Calabria si raduneranno, insieme, per ribadire perplessità e contrarietà.

Le motivazioni dello sciopero sono state spiegate durante una conferenza stampa, che si è tenuta presso il salone delle riunioni della sede Uil Calabria di Lamezia Terme, dal Segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato e dal Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo e poi lo scorso mercoledì anche alla sede di Crotone con Fabio Tomaino, Segretario Generale Uil Crotone, il sindaco Vincenzo Voce, Confindustria e Confcommercio. «Invece di essere una legge di bilancio che accorcia il divario tra nord e sud, seguendo anche le indicazioni dell’Europa – spiega Tomaino – è una manovra che è contro il Mezzogiorno che ignora ogni forma di investimento in settori strategici come sanità, infrastrutture, sicurezza ambientale, scuola e istruzione, pubblica amministrazione.

Tutti settori che interessano i diritti di cittadinanza e quindi la possibilità di innalzare la qualità di vita dei calabresi. Così facendo invece il divario si amplia col rischio di far rimanere il sud sempre più indietro».

«La legge di bilancio – ha detto il Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo – non destina al Mezzogiorno quelle risorse necessarie a ridurre drasticamente il divario con il resto del Paese. è una manovra che manovra contro il Sud e la Calabria in particolare. Sono diverse le dimenticanze del Governo Meloni». «Sulle infrastrutture, in particolare su Alta velocità e Strada statale 106 – ha concluso Santo Biondo – si è rivelato il bluff di un governo che toglie ai poveri per dare ai ricchi, che manovra contro il Sud e la Calabria, che stanzia fondi che non possono bastare a completare importanti infrastrutture e quando lo fa non pensa al futuro perché distratto da opere faraoniche. Per questo chiediamo alla Calabria di scendere in piazza insieme a noi».

«Quella attuale è una manovra antimeridionalista e contro il Sud – ha detto il Segretario generale della Cgil Calabria – una manovra regressiva che ci allontana dall’Europa. Con la reintroduzione dei voucher precarizza il lavoro nero e sottopagato e se la prende con i poveri avvantaggiando gli extraprofitti”.

Per Angelo Sposato, poi: «Togliere il reddito di cittadinanza senza politiche attive significa andare a penalizzare chi è in difficoltà. Al contrario, invece, il governo ha previsto misure che vanno ad aiutare i ricchi e le multinazionali. Ecco perché – ha spiegato il Segretario generale della Cgil. Calabria – è anche una manovra classista. Ma non solo. Non prevede nulla su scuola, giovani e università». «Il nostro – ha proseguito Angelo Sposato – non è uno sciopero politico. A dimostrarlo anche il fatto che lo scorso anno abbiamo di questi tempi scioperato contro il governo Draghi. Chiamiamo a raccolta lavoratori e lavoratrici, anche delle altre sigle, tutta la cittadinanza, le piccole e medie imprese, gli studenti».

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