Strade del quartiere Farina, l’impegno in Prefettura e le dimissioni di Gaetano scuotono il comitato: lettera al Prefetto

Si è svolto nei giorni scorsi un importante incontro presso gli Uffici della Prefettura di Crotone, presieduto dal Vicario del Prefetto, avente come oggetto la richie...

A cura di Redazione
12 giugno 2025 12:01
Strade del quartiere Farina, l’impegno in Prefettura e le dimissioni di Gaetano scuotono il comitato: lettera al Prefetto -
Condividi

Si è svolto nei giorni scorsi un importante incontro presso gli Uffici della Prefettura di Crotone, presieduto dal Vicario del Prefetto, avente come oggetto la richiesta avanzata dal Comitato di Quartiere Tufolo-Farina di acquisire al patrimonio comunale le strade del quartiere Farina.

Si tratta di strade da oltre vent’anni a uso pubblico, ma che risultano ancora formalmente di proprietà privata. Una situazione che, secondo il Comitato, rende difficile ogni forma di manutenzione ordinaria e straordinaria, con conseguenti rischi per la sicurezza dei cittadini e gravi disagi per la vivibilità del quartiere.

All’incontro hanno preso parte una delegazione del Comitato Tufolo-Farina, guidata dal presidente Alfonso Gaetano, e l’Amministrazione Comunale, rappresentata dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Dott.ssa Rosamaria Parise.

Il confronto si è svolto in un clima non privo di tensioni. Come evidenziato nella lettera aperta indirizzata al Prefetto e successivamente diffusa dallo stesso Gaetano, il presidente del comitato ha espresso amarezza per “l’atteggiamento di evidente chiusura e incomprensibile provocazione” da parte dell’amministrazione, parlando apertamente di un clima ostile verso le istanze dei cittadini.

Nonostante ciò, l’incontro ha comunque portato a un primo risultato: grazie all’intervento fermo della rappresentante della Prefettura, il Comune si è impegnato ad avviare nei prossimi giorni delle verifiche tecnico-amministrative, finalizzate a individuare un percorso risolutivo.

Le dimissioni a sorpresa del presidente Gaetano

Al termine della riunione, tuttavia, è giunta una notizia che ha lasciato il quartiere sorpreso: Alfonso Gaetano ha rassegnato le dimissioni immediate da presidente del Comitato.

Nella lettera aperta indirizzata al Prefetto, Gaetano motiva la sua decisione con parole cariche di amarezza ma anche di grande dignità:

“Sono una persona semplice, un operaio non scolarizzato, ma con un profondo rispetto per le Istituzioni” – scrive – “Il mio impegno civico non è mai stato dettato da ambizioni politiche personali, ma nasce da un forte senso di giustizia sociale e per amore verso la mia città.”

Parla di un comitato che ha saputo negli anni “raccogliere, elaborare e convogliare le aspettative” di chi desidera un quartiere vivibile, e denuncia un’amministrazione che avrebbe trattato il comitato “come un avversario politico e non come una realtà al servizio del territorio”.

“Questo atteggiamento mi ha profondamente ferito e deluso”, scrive ancora Gaetano, “per questo ho scelto di tornare alla mia piccola campagna a respirare aria pulita.”

Conclude la lettera con un pensiero rivolto alle nuove generazioni:

“Quando guardo mio nipote penso a tutti i bambini del nostro quartiere: perché non devono avere un parco giochi? Perché non possono camminare su strade sicure? Queste sono le vere ragioni del mio impegno civico. Non c’è mai stato altro.”

L’appello finale è rivolto nuovamente al Prefetto, affinché continui a sostenere le legittime richieste dei cittadini.

Pubblichiamo, inoltre, il testo integrale di Alfonso Gaetano:

Eccellenza Prefetto,

mi preme innanzitutto ringraziarLa, a nome mio e dell’intero quartiere Farina, per l’attenzione che ha voluto dedicare alla nostra comunità in occasione dell’incontro riguardante la grave situazione delle strade prive di manutenzione, che espongono quotidianamente i cittadini a rischi per la sicurezza.

Il Vicario, Le avrà certamente riferito l’esito dell’incontro che, nonostante l’atteggiamento di evidente chiusura e incomprensibile provocazione da parte di chi dovrebbe mostrare sensibilità verso le istanze dei cittadini, si è concluso, grazie anche al fermo e autorevole invito della Vostra rappresentante, con l’impegno da parte del Comune ad avviare, nei prossimi giorni, verifiche tecnico-amministrative volte a individuare un percorso risolutivo per il problema esposto.

Mi rivolgo a Lei oggi per spiegare le ragioni che mi hanno portato, alla fine dell’incontro, a rassegnare le mie dimissioni da referente del comitato di quartiere. Non ritengo che questo debba necessariamente rivestire per Lei un interesse diretto, ma sento il dovere morale di chiarire questa scelta per evitare che possano sorgere equivoci o fraintendimenti nei cittadini in merito al ruolo della Prefettura, alla quale va tutta la mia stima e riconoscenza.

Desidero sottolineare come i Vostri uffici e i Vostri funzionari siano stati semplicemente straordinari, e grazie a loro, io e tanti altri cittadini abbiamo sentito concretamente la vicinanza dello Stato alle nostre legittime istanze.

Sono una persona semplice, un operaio non scolarizzato, ma con un profondo rispetto per le Istituzioni, alimentato dalla fiducia nella nostra Costituzione.

Il mio impegno civico non è mai stato dettato da ambizioni politiche personali, come invece insinuato ingiustamente e fuori contesto dal nostro interlocutore durante la riunione, ma nasce da un forte senso di giustizia sociale, e per amore verso la mia città. Troppo spesso, infatti, l’assenza di risposte alle necessità quotidiane porta i cittadini alla disaffezione verso la politica, una disaffezione che si tramuta, a volte, in rabbia nei confronti delle Istituzioni.

Il comitato di quartiere ha rappresentato, in questi anni, un argine a tale rabbia, un luogo in cui raccogliere, elaborare e convogliare le aspettative di chi desidera vivere in un contesto urbano dignitoso, sicuro, moderno.

Perché allora questa mia decisione? Purtroppo, l’amministrazione comunale, ha palesemente dimostrato di considerare l’organismo cittadino come un avversario politico e non come una realtà al servizio del territorio.

“Questo atteggiamento mi ha profondamente ferito e deluso. Ho sempre creduto nel valore di un confronto sano e costruttivo, privo di pregiudizi e orientato unicamente al bene comune. È evidente, alla luce dei fatti incontestabili, che si trattava solo di una mia illusione, ed è per questo che ho scelto di tornare alla mia piccola campagna a respirare aria pulita.”

Ho 52 anni, sono già nonno di uno straordinario bambino che riempie la mia vita di gioia. Quando lo guardo, penso a tutti i bambini del nostro quartiere e mi chiedo: perché non devono avere un parco giochi in cui divertirsi nel loro quartiere? Perché non possono camminare o andare a scuola su strade sicure? Perché devono passare ore in uno scuolabus, a causa di un assetto viario inadeguato?

Queste sono le vere ragioni del mio impegno civico. Non c’è mai stato altro.

Le chiedo, Eccellenza, di accogliere questa mia lettera come un sentito ringraziamento per la Sua attenzione e per la vicinanza dimostrata alla nostra comunità. Al contempo, mi permetto di rinnovarLe l’appello affinché possa continuare a perorare, presso le sedi opportune, le giuste richieste di cittadini che desiderano soltanto vivere con dignità.

Con profondo rispetto,

Crotone 12 Giugno 2025

Alfonso Gaetano

Cittadino

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk