Strongoli - Quel mausoleo finalmente ripulito e valorizzato

Strongoli – Nel progetto della Ciclopedonale della Val di Neto sono state inserite una serie di azioni per rendere fruibili anche altre aree. Per creare un attrattore turistico, ad esempio, si è decis...

A cura di Redazione
23 gennaio 2024 14:30
Strongoli - Quel mausoleo finalmente ripulito e valorizzato -
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Strongoli – Nel progetto della Ciclopedonale della Val di Neto sono state inserite una serie di azioni per rendere fruibili anche altre aree. Per creare un attrattore turistico, ad esempio, si è deciso di impreziosire il percorso collegandolo alla Pietra del Tesauro che si trova nel comune di Strongoli. Si tratta di un mausoleo, probabilmente, del II secolo d.C., sul quale però si hanno poche notizie. Ad approfondirne la storia è stato il Gruppo Archeologico Krotoniate. Sul sito dell’associazione culturale si riportano alcune informazioni sul mausoleo. «E’ un sepolcro naomorfo (monumento funerario a forma di tempio) – si legge nella descrizione – con nucleo interno in opus caementicium, cortina in opera laterizia, copertura a due falde spioventi e probabile inquadramento architettonico dorico. Una semplice cornicetta in aggetto foderata da laterizi segue le linee di gronda. Sul lato corto meridionale è posto l’ingresso attraverso il quale si accede ad una camera sepolcrale, con volta a botte a tutto sesto, attualmente quasi del tutto interrata. Ha caratteristiche strutturali simili ad un coevo monumento funerario di Scolacium».

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Tanti altri dettagli vengono forniti dagli studiosi del gruppo che fanno pensare a una certa importanza del mausoleo. Ecco perché è stato deciso di inserirlo nel progetto della ciclopedonale. Per poter valorizzare il luogo, però, prima di tutto è stato necessario l’esproprio dell’area che è così diventata di prorpietà pubblica, é stato ripulito il terreno circostante, è stata messa della ghiaia attorno ed è stata piantata una pianta autoctona della macchia mediterranea per perimetrare l’area. «L’obiettivo – ha spiegato l’architetto Maurizio Apa che insieme al geometra Valentino Fausto Castagnino e all’architetto Dario Simone, si è occupato della progettazione e ha diretto i lavori – è quello di valorizzare il fiume Neto e gli elementi storici e culturali. Vogliamo creare curiosità al visitatore».

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