Viaggio nella musica - Piero Prestinice: «La musica è vita e gioia per questo continuo a cantare e suonare»
Crotone – Una passione innata, talento da vendere e tanto amore per la musica. Questa settimana ad accompagnarci lungo il viaggio nella musica del passato è Piero Prestinice. Come i suoi compagni di a...

Crotone – Una passione innata, talento da vendere e tanto amore per la musica. Questa settimana ad accompagnarci lungo il viaggio nella musica del passato è Piero Prestinice. Come i suoi compagni di avventura anche lui ricorda con entusiasmo e con un pizzico di nostalgia un periodo in cui a Crotone suonare era molto più di una semplice “serata”. Anche lui ha iniziato a cimentarsi con la batteria da autodidatta «Avevo tredici anni – racconta -, ma già da piccolo usavo “cassarole” e cucchiaio per fare rumore e mi divertivo».
La musica accompagna le sue giornate e si appassiona così tanto che impara anche altri strumenti e inizia a suonare ad orecchio anche la chitarra, la fisarmonica e il mandolino. Inizia poi una lunga carriera tra i gruppi del tempo: «Ho iniziato con I ragazzi di strada – racconta – poi ho suonato con i Frank & Company, Gruppo Folkloristico e gli Eyes con il quale ha vissuto esperienze musicali importanti. «Per me è stata davvero un’avventura unica che porto ancora nel cuore. Ricordo che, guidati dal nostro manager Salvatore Giancotti, facevamo davvero tante serate ed era sempre un successo. Ricordo le feste di piazza non solo in Calabria, ma anche in Sicilia e Basilicata. E come dimenticare il successo del brano del 1972, la registrazione dell’album a Napoli e la condivisione di momenti davvero unici. Quando partivamo eravamo sempre tutti gioiosi e spensierati». Un successo travolgente che consente ai giovani musicisti crotonesi di aprire i concerti dei big della musica di quegli anni: Gianni Nazzaro, i Dik Dik, Giovanni, Ulisse e le ombre. «In quegli anni – continua Piero – si viveva un vero fermento musicale, era una passione bellissima. A quei tempi per piacere e sfondare ci voleva bravura, bisognava cantare e suonare rigorosamente dal vivo. Oggi – aggiunge con un po’ di rammarico è tutto cambiato. basta una pianola o una base e le canzoni sembrano tutte uguali».
Eppure Piero, artista dall’animo eclettico, sa che la musica invece è ben altro e per questo invita i giovani a studiare: «Ai ragazzi – dice – consiglio di imparare a suonare uno strumento, a Crotone siamo fortunati, abbiamo grandi maestri, insegnanti competenti e professionisti in gamba, penso a Davide Calabretta, Elio Greco, Franco Scicchitano, e ce ne sono tanti altri». E mentre trasmette anche ai suoi nipoti l’amore per quella musica intramontabile, quella che ha segnato un’epoca e che rivive nei racconti della generazione che l’ha vissuta, Piero continua ancora a suonare sia con gli amici e sia da solista esibendosi in serate e feste di piazza. Ma non solo, è stato anche protagonista, sulle navi da crociera nelle serate The Voice.
«La musica – conclude – è vita, ti dà gioia, riesce a farti dimenticare le difficoltà. A me piace cantare, suonare, e non mi fermo»
V. R.