(VIDEO) Inaugurato il Giardino di Alì, alberature che invitano all'accoglienza e all'umanità
Crotone – Novantaquattro alberi per ricordare novantaquattro vite spezzate ma anche un invito all’accoglienza, all’umanità, al diritto alla vita in via Miscello da Ripe, all’ingresso della città.Sono...
Crotone – Novantaquattro alberi per ricordare novantaquattro vite spezzate ma anche un invito all’accoglienza, all’umanità, al diritto alla vita in via Miscello da Ripe, all’ingresso della città.
Sono quelle piantumate nel ‘Giardino di Alì’ che il Comune di Crotone ha inaugurato stamane in occasione delle manifestazioni per l’anniversario della strage di migranti del 26 febbraio 2023.
Il giardino che si trova all’ingresso della città, è lungo 250 metri e largo 9.
L’area, come ha voluto il sindaco Voce, interpreta il sentimento di tutti i crotonesi, “il giardino di Alì’”, in ricordo del piccolo che riposa nel cimitero cittadino. Presenti le autorità civili e militari, il Prefetto di Crotone Franca Ferraro, i familiari delle vittime, e la Rete 26 febbraio.
“Alì è il bambino che fino alla fine non aveva un nome ed un cognome, e abbiamo voluto questo giardino non solo per lui ma per tutte le vittime del naufragio di Steccato di Cutro – ha dichiarato il primo cittadino Vincenzo Voce – Il Giardino di Alì è un’area vicino il mare e con una valenza simbolica, anche perchè è vicina la Questura, dove in molti rinnovano il permesso di soggiorno“.
Crotone, ha ricordato il primo cittadino, è una città che non si è tirata indietro in quei giorni, accogliendo e soccorrendo i familiari delle vittime di quel naufragio. E a ringraziare la comunità crotonese era presente anche l’Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Afghanistan a Roma, Khaled Ahmad Zekriya, oltre che l’onorevole Laura Boldrini, presente al PalaMilone e a Steccato di Cutro lo scorso anno.
Presente anche il Liceo Artistico Santoni di Crotone con la canzone Liberi, composta dagli studenti Vincenzo Luzzaro, Francesca Balzano, Rosalba Frisenda accompagnati dalla professoressa Floriana Mungari. “Sono molto emozionati, e hanno scritto questa canzone in pochi giorni, una canzone che racconta l’umanità“, ha dichiarato la docente.














