(VIDEO) Petali e preghiere al passaggio del Quadro verso l’Ospedale, il Vescovo Torriani: "Il dolore non è la volontà del Signore"

Già tra piazza Pitagora e piazza Immacolata si avvertiva l’attesa. La musica della banda, i passi dei portantini, le persone ferme ai bordi delle strade o affacciate ai balconi: segni di una giornata...

A cura di Redazione
10 maggio 2025 21:31
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Già tra piazza Pitagora e piazza Immacolata si avvertiva l’attesa. La musica della banda, i passi dei portantini, le persone ferme ai bordi delle strade o affacciate ai balconi: segni di una giornata speciale, che a Crotone si rinnova ogni anno. Oggi, secondo sabato di maggio, la città ha rinnovato uno dei momenti più sentiti del mese mariano: la visita dell’effige della Madonna di Capo Colonna all’Ospedale San Giovanni di Dio. Un appuntamento che si ripete ogni anno e che segna una delle tappe principali del mese mariano. Già dal primo pomeriggio, molte persone hanno posto i fiori al Quadro, in segno di devozionale filiale, lo stesso sentimento che accompagna questa città, verso la Madonna di Capo Colonna, da cinquecento anni.

Il corteo ha preso avvio dalla chiesa dell’Immacolata, dove il quadro ha trovato sistemazione temporanea, con la celebrazione del Vespro presieduta dal Capitolo Cattedrale insieme all’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina Monsignor Alberto Torriani. Dopo le operazioni per predisporre l’effige sul sagrato, la processione si è snodata lungo alcune vie centrali della città, piazza Pitagora, via Mario Nicoletta, via Cutro, per poi raggiungere l’ospedale cittadino.

Ad accogliere l’immagine sacra all’ingresso della struttura sanitaria c’erano il commissario dell’Asp di Crotone, Monica Calamai, la quale ha posto i fiori ai piedi della Madonna, il direttore sanitario, il prefetto e altri rappresentanti delle istituzioni. Insieme a loro, tanti cittadini e personale medico si sono raccolti per un momento di silenzio e preghiera.

Un gesto simbolico, quello dell’arrivo dell’effige in ospedale, che ogni anno si rinnova per offrire conforto a chi affronta la malattia. L’incenso è salito verso l’alto, accompagnando le invocazioni, i pensieri letti dal personale sanitario e le parole di Monsignor Alberto Torriani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina, che, guardando le finestre dell’Ospedale, ha rivolto una riflessione sulla sofferenza e sul senso della fede nei momenti di prova:

“Il dolore non è la volontà del Signore – ha detto –. Non è Vangelo chi dice questo. La croce non è la salvezza: ciò che salva è l’amore che su quella croce si manifesta, prende un nome: Gesù, il Crocifisso Risorto. Spesso chi soffre si sente solo, invece ha bisogno di uno sguardo che resta, di una presenza che accompagna”.

Alla celebrazione era presente anche don Claudio Pirillo, cappellano ospedaliero, che ha partecipato alle preghiere insieme ai degenti e ai loro familiari. “Spesso noi confondiamo la fede con la rassegnazione, o meglio non sapendo dare il nome alla rassegnazione la chiamiamo fede. Proprio in un luogo come questo, dove la sofferenza si fa carne e volte scarnifica, ci diciamo ‘se è la volontà del Signore, così sia!’. Magari lo diciamo a voce alta, poi di nascosto nel cuore sottovoce ci passano imprecazioni o rabbie“, ha continuato. “A Lei affidiamo tutti coloro che portano il peso della malattia, della solitudine, delle fatiche quotidiane, i medici, gli infermieri, gli operatori, i famigliari e tutti – ha concluso l’arcivescovo – Maria ci insegni a non avere paura di sostare accanto al dolore, perché è lì che il Vangelo prende corpo”.

Durante il rientro verso la chiesa dell’Immacolata, lungo il percorso si sono levati dai balconi petali di rose e bigliettini votivi lanciati dai fedeli, accompagnando il passaggio del Quadro Grande nel cuore della città.

Il cammino della Madonna di Capo Colonna prosegue ora verso la sua tappa più attesa. La partenza per il santuario è fissata nella notte tra sabato 17 e domenica 18 maggio: il corteo si metterà in cammino alle ore 1.30, accompagnando l’effige lungo il tradizionale percorso verso il promontorio, dove migliaia di persone si riuniscono ogni anno per la messa all’alba.

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