Inginio Pingitore (Stanchi dei soliti): “La vera bonifica? Fermare i veleni della politica”
Crotone non respira solo veleni industriali, ma quelli di una politica falsa. Serve una bonifica vera e una legge chiara contro i rifiuti

La lettera aperta del commissario Emilio Errigo, che descrive il SIN di Crotone come simbolo di un Sud condannato a “respirare veleno” [LEGGI QUI] solleva più di una riflessione. Ma, mi dispiace dirlo, questa visione rischia di apparire vittimistica, come se davvero non ci fossero margini per cambiare le cose.
No, generale, non sono solo i veleni industriali del Sud a soffocarci. I veri veleni sono quelli di una politica falsa che da trent’anni svende il nostro territorio, mentre le multinazionali continuano a sfruttarlo senza mai riparare ai danni. È questo ciclo di ingiustizia, di promesse mai mantenute, di parole senza fatti, che avvelena i crotonesi, molto più di qualsiasi discarica.
Troppi politici, ieri come oggi, parlano di rinascita e di soluzioni, ma appena si siedono su una poltrona tornano a muoversi secondo le vecchie logiche, incapaci di rompere un sistema che ci tiene fermi. E noi, cittadini, non possiamo più permettere che qualcuno ci illuda con comunicati e denunce che non portano a nulla di concreto.
Generale Errigo, tocca a lei segnalare questa verità al Governo che rappresenta. Non basta denunciare lo stato delle cose: servono fatti. Serve una bonifica vera, completa, trasparente. Quella avviata in questi mesi, lo sa bene anche lei, non convince i cittadini: tra polemiche e dubbi, in molti temono che una bonifica fatta male possa essere persino più pericolosa dei rifiuti stessi.
Dopo anni di parole, sappiamo solo che 40.000 tonnellate di rifiuti partiranno per l’estero — il resto resterà qui, nelle solite discariche, a ricordarci per sempre che il Sud è la pattumiera di qualcun altro. Eppure esistono alternative, come le moderne tecniche di bonifica in situ, già adottate in tanti Paesi europei, o progetti come quello dell’ingegnere Antonio Bevilacqua, che punta non solo a risanare l’area ma a riqualificarla, trasformandola in un porto strategico per tutto il Mediterraneo. Ma mentre l’Eni e il Governo tacciono, Crotone respira. E continuerà a farlo, suo malgrado.
Generale, non basterà spiegare ai bambini cosa significa “bonifica” — questi bambini hanno bisogno di giustizia e di un futuro vero. Hanno diritto di crescere senza respirare metalli pesanti, senza vedere promesse fallite e senza sentirsi condannati da un destino scritto altrove.
Accolgo il suo appello a una legge regionale che vieti l’arrivo di rifiuti extra-regionali. Ma le ricordo anche che a Crotone una proposta simile, da me presentata in Consiglio Comunale, è stata bocciata dalla stessa politica che oggi si riempie la bocca di belle parole.
Se davvero vuole aiutare Crotone, Generale, non si fermi alle dichiarazioni: pretenda che questa legge diventi realtà, che le bonifiche siano serie, controllate e definitive. E che i profumi del nostro mare non vengano mai più confusi con l’odore acre dei solventi chimici.