Judo, amicizia e accoglienza: il Trofeo Milone riempie il Palakro di Crotone
Otto ASD sul tatami per una giornata di sport, abbracci e valori. Brugellis: “Il Judo è passione, non sopraffazione”
Moltissimi atleti con le loro famiglie hanno popolato il Palakro di Crotone nella domenica del 28 dicembre per il Trofeo regionale Milone, kermesse sportiva di judo che ha portato sul tatami otto ASD della Calabria, sotto l’egida della Judo Calabro Brugellis. Una giornata costruita sui valori dell’accoglienza, dell’amicizia e della fratellanza, simbolicamente suggellati da un abbraccio al termine di ogni incontro.
Aldo Brugellis, maestro e pioniere del judo in Calabria, spiega lo spirito della manifestazione: «Noi su questo abbiamo puntato. Abbiamo fatto tante edizioni del Milone a livello nazionale e internazionale, ma questa volta abbiamo voluto dare un taglio diverso, puntando sull’accoglienza, sull’amicizia, sulla fratellanza e soprattutto su un abbraccio fraterno fra di loro. È vero che sta dilagando la delinquenza, ma noi dobbiamo mettere un freno e attraverso lo sport si impara a essere rispettosi degli altri, a fare attività, a invogliare i ragazzi a impegnarsi. Milone è un personaggio mistico, capace di motivare e stimolare a fare risultati».
Sul futuro della disciplina, Brugellis osserva che il movimento judoistico calabrese è in espansione: «Il Judo sta crescendo perché c’è un ricambio generazionale. Ci sono tanti tecnici e ragazzi giovani, soprattutto nelle fasce cosentine e reggine, che si stanno muovendo bene e stanno facendo risultati importanti. Anche noi dovremo intraprendere questa strada, creando nuovi tecnici ma di qualità. E per fare qualità ci vogliono esperienza, impegno, sacrificio, passione e verifiche costanti».
Il maestro si sofferma poi sul consiglio che negli anni ha trasmesso a più generazioni di atleti: «Il Judo è una disciplina olimpica che si muove sulla rapidità dei gesti tecnici. Per diventare bravi ci vuole tanta passione: se credi in quello che fai, il tuo corpo si adatta e cresce. Il consiglio che non darei mai è quello di usare il Judo per sopraffare gli altri: è una cosa stupida e cretina».
Tanti i premiati, con una grande presenza di giovanissimi, il vero futuro del judo calabrese, e diverse presenze dalla provincia di Crotone. Alla cerimonia hanno partecipato anche le istituzioni: il sindaco di Crotone, che ha acceso la fiamma del tripode sulle note della Scuola Danza Olimpia con la rievocazione del sacro fuoco dei Giochi Olimpici; l’assessore allo sport Luca Bossi e l’assessore alla cultura Nicola Corigliano.
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