“La Bibbia dei villani” di Dario Fo arricchisce il Castello di Santa Severina
Successo per l'esposizione. Numerose le presenze registrate, con grande entusiasmo, tra turisti, visitatori del castello, ma anche attori, poeti e musicisti

Santa Severina - È tempo di bilanci per la mostra “Dario Fo. La Bibbia dei villani: immagini di un Dio popolare” che, dal 28 maggio al 28 settembre, ha impreziosito il Castello di Santa Severina. Un’esposizione prestigiosa che ha contribuito all’arricchimento artistico-culturale del borgo crotonese tra i più belli d’Italia. «Abbiamo condotto un’indagine nel linguaggio arcaico, alla ricerca di un legame tra la “Bibbia dei Villani” di Dario Fo e la tradizione orale calabrese. Un legame che vive nell’oscenità, “O-Skené”, ciò che è “fuori dalla scena”, invisibile e oltre la rappresentazione. In questo spazio si riflettono i vizi e le virtù di una società autentica, mai narrata dai libri, da preservare. Una società che, “fuori dalla chiesa”, elabora un Dio spurio, narrata da Fo nel segno apocrifo della sua pittura. Il verbo, tramandato oralmente nelle giullarate medievali, diventa così osceno, metateatro. Dio, in questa prospettiva, è suono, il verbo che si compie fisicamente nell’onda sonora per essere percepita dall’uomo. Paradossalmente la pittura di Fo rivela un Dio che sceglie di comunicare agli uomini non attraverso la scrittura, ma tramite il suono, la musica» dichiara Franco Eco, promotore della mostra.
A rendere possibile il successo dell’esposizione è stata la sinergia instaurata con alcune realtà del territorio, come la Pro Loco Siberene rappresentata dal presidente Saverio Pascale che sottolinea come «portare l’arte e il pensiero di uno dei più grandi drammaturghi italiani nel cuore del nostro borgo ha creato un’atmosfera vibrante e stimolante che ha contribuito a valorizzare il nostro territorio, rafforzando il senso di comunità e l’orgoglio di essere parte di un patrimonio così ricco e pregiato». Numerose le presenze registrate, con grande entusiasmo, tra turisti, visitatori del castello, ma anche attori, poeti e musicisti che hanno preso parte a spettacoli ed eventi tenutisi durante la stagione estiva a Santa Severina.
Altrettanto entusiasta è Luigi Barone, presidente della Cooperativa Aristippo, che riconosce in “Dario Fo. La Bibbia dei villani: immagini di un Dio popolare” «un’esperienza culturale di grande valore: un viaggio nell’ironia, nella memoria e nella forza narrativa di un artista capace di parlare a tutti. Un’occasione preziosa non solo per rendere omaggio a un grandissimo maestro, ma anche per avere conferma di quanto sia importante investire in iniziative che uniscono bellezza, identità e condivisione».
Patrocinata dal Comune di Santa Severina e curata da Stefano Bertea in collaborazione con la Compagnia Teatrale Fo Rame e Controtempo Teatro rappresentato dall’attore Andrea Giuda che ha curato i laboratori teatrali, nell’ambito del progetto finanziato con risorse PAC 2014/ 2020- Az. 6.8.3. erogate ad esito dell’Avviso “Attività Culturali 2023” dalla Regione Calabria - Dipartimento Istruzione e Pari Opportunità – Settore Cultura”, la mostra ha raccontato un Medioevo marginale e alternativo, fatto di giullari e villani, racconti popolari e visioni eretiche, dove Dio non è l’onnipotente delle corti, ma una presenza vicina, terrena, ironica.