La UIL in prima linea a Crotone per la sicurezza e i contratti giusti: "Stop al dumping contrattuale e all'isolamento del territorio"

Continua in Calabria la campagna itinerante della UIL dedicata alla sicurezza sul lavoro e alla lotta contro i contratti pirata. La seconda tappa dell'iniziativa, promossa dalla UIL...

A cura di Redazione
29 giugno 2025 14:00
La UIL in prima linea a Crotone per la sicurezza e i contratti giusti: "Stop al dumping contrattuale e all'isolamento del territorio" -
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Continua in Calabria la campagna itinerante della UIL dedicata alla sicurezza sul lavoro e alla lotta contro i contratti pirata. La seconda tappa dell’iniziativa, promossa dalla UIL insieme al Coordinamento dell’Artigianato, si è svolta a Crotone, un territorio definito dalla sindacalista Maria Elena Senese, Segretario Generale della UIL Calabria e Commissario Straordinario della Camera Sindacale della UIL di Crotone, come “particolarmente fragile dal punto di vista occupazionale e degli abusi contrattuali”.

L’obiettivo della campagna è quello di denunciare i danni causati dal dumping contrattuale, una pratica che non solo erode il valore del contratto collettivo nazionale, strumento fondamentale per la tutela e la dignità dei lavoratori, ma crea anche una grave concorrenza sleale e profonde disuguaglianze in termini di diritti, tutele e salari. Senese ha sottolineato come la mancanza di un contratto equo si traduca spesso in una totale assenza di sicurezza sul luogo di lavoro, evidenziando una correlazione diretta tra i due problemi.

Durante l’incontro a Crotone, l’attenzione si è focalizzata anche sul completamento della Statale 106, in particolare della tratta tra Catanzaro e Crotone. La Senese ha accolto con favore la notizia del reperimento dei fondi necessari, definendola una questione di “giustizia territoriale” essenziale per superare l’isolamento di un’area con grandi potenzialità di sviluppo economico e sociale.

Tuttavia, la UIL ha voluto richiamare l’attenzione della Regione Calabria su due rischi concreti legati all’avvio dei lavori, previsti per il 2026: la mancanza di manodopera qualificata e specializzata per i cantieri e un problema emergente legato all’approvvigionamento delle materie prime. “In Calabria purtroppo non c’è un piano cave aggiornato”, ha dichiarato Senese, chiedendo una maggiore sburocratizzazione per l’autorizzazione di nuove cave o l’ampliamento di quelle esistenti. Senza una pianificazione adeguata, si rischia di non avere gli inerti necessari per il completamento dell’opera.

Alla domanda sui dati relativi alla sicurezza e ai contratti irregolari, Maria Elena Senese ha descritto la situazione come “drammatica ovunque”, non solo in Calabria. Il fenomeno del dumping contrattuale, diffuso in tutta Italia, è spesso legato alla volontà delle imprese di ridurre i costi del lavoro. Molti lavoratori, soprattutto giovani, sono costretti ad accettare contratti che sulla carta prevedono un orario ridotto, ad esempio 4 ore, ma che in realtà ne richiedono 10 o più.

Per contrastare questa piaga, la UIL chiede con forza un aumento delle ispezioni. “È l’unico modo per mettere in evidenza i contratti pirata laddove ci sono”, ha affermato Senese, auspicando un ruolo più proattivo dello Stato in termini di prevenzione, formazione e controllo. Un contratto irregolare non solo nega diritti, tutele e salari equi, ma mette in serio pericolo la sicurezza dei lavoratori.

La presenza di Maria Elena Senese a Crotone, anche in veste di Commissario Straordinario, testimonia l’impegno costante della UIL nel territorio. Di recente, la sindacalista ha incontrato i sindaci della provincia per discutere della stabilizzazione dei tirocinanti e ha avuto un colloquio con il Questore di Crotone per affrontare i temi del lavoro e della sicurezza. L’unità d’intenti tra istituzioni e parti sociali è vista come l’unica via per trovare soluzioni durature e garantire un futuro migliore ai lavoratori calabresi.

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