Lamezia Terme, cede un’altra parte del palazzo crollato
Paura in via Galluppi: residenti ancora sfollati, area sotto sequestro e indagini in corso

Ancora momenti di paura e apprensione in via Galluppi, a Lamezia Terme, dove si è verificato un nuovo crollo che ha interessato tutta l’ala sinistra del fabbricato già parzialmente ceduto lo scorso 2 settembre.
Sotto le nuove macerie sono rimasti sepolti mobili, indumenti, documenti ed effetti personali della famiglia che vi abitava, perdendo definitivamente ciò che era rimasto nelle abitazioni.
Nei giorni scorsi il sindaco Mario Murone aveva emesso un’ordinanza rivolta ai sette proprietari degli immobili coinvolti, intimando di adottare tutte le misure necessarie per la sicurezza dell’area, comprese verifiche tecniche, opere provvisionali e interventi di ristrutturazione, da eseguire a proprie spese e sotto la guida di tecnici abilitati. L’atto ha suscitato polemiche e preoccupazioni tra i residenti.
Contestualmente, era stato disposto lo sgombero immediato dei residenti e il divieto di accesso agli immobili per i proprietari non residenti. Le 18 persone evacuate vivono ancora in strutture alberghiere in attesa di una sistemazione definitiva.
Dopo il primo cedimento, la Procura di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta, con diversi indagati, tra cui il direttore dei lavori che si stavano effettuando nella zona e altri soggetti coinvolti.
Intanto, anche oggi, la zona è presidiata da polizia locale e vigili del fuoco, con l’assoluto divieto di transito nell’area circostante al fabbricato per ragioni di sicurezza.